Funerali di Pamela: dov’erano Stato, sinistra e femministe?

di Nicola Porro

Il funerale di Pamela Mastropietro (dopo 94 giorni) chiude la vicenda tragica di una ragazza italiana, ma al tempo stesso apre la finestra su un’Italia che in troppi non vogliono vedere.

Quella nella quale c’è una parte della comunità nigeriana fuori controllo. Quella di un fenomeno migratorio sottovalutato e gestito male. Quella delle vendette cieche e deliranti. Quella in cui la giustizia fa fatica (o impiega troppo tempo) a indivduare moventi e colpevoli.

Alla fine rimane lei, la madre, senza risposte e senza nemmeno una pacca sulla spalla da parte di chi avrebbe potuto evitare la disgrazia e da parte di chi si professa (a corrente alternata) contro femminicidi e violenze.

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