Milano si prepara all’assalto dei violenti

MILANO, 5 MAG – Ci sono attesa e preoccupazione, a Milano, per il corteo contro l’Eni organizzato da varie realtà dell’antagonismo militante. Si prevede infatti la presenza di centinaia di anarchici delle frange più dure, e black bloc provenienti da varie altre città italiane ed estere. Non a caso, lungo il percorso, forze di polizia e Comune di Milano stanno rimuovendo cestini e auto, isolando luoghi che potrebbero essere presi di mira (come un’area di servizio dell’Eni in via Galvani, ndr) mentre Digos e Nucleo informativo dei carabinieri monitorano l’arrivo degli anarchici.

All’evento parteciperanno sicuramente i centri sociali milanesi, i No Tav e i No Tap, centri sociali di altre città, come Torino e Bologna, e gruppi esteri, oltre ad attivisti per la liberazione della Palestina. La manifestazione partirà alle 15 dalla Stazione Centrale verso piazzale Lagosta e piazzale Maciachini, terminando (almeno secondo il programma) in via Imbonati. ANSA

I manifestanti – in un volantino – hanno spiegato le ragioni della loro rabbia: “Il governo italiano finanzia i campi di concentramento in Libia (quasi tutti gestiti dall’ONU, ndr) e le milizie che li gestiscono. L’Eni e le altre imprese di bandiera cercano di preservare e allargare i loro affari, ricorrendo a qualunque signoria della guerra locale“.

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