Fondo monetario: in Italia debito troppo alto, peggiorate le stime

La “priorità per l’Italia dovrebbe essere l’avvio di un risanamento di bilancio credibile e ambizioso per incanalare il debito in una traiettoria di calo”. Lo afferma il Fmi, secondo il quale l’Italia può seguire diverse vie per raggiungere l’obiettivo, ovvero può “aumentare le spese di capitale, spostare la tassazione verso i ricchi e le proprietà e ampliare la base imponibile”.

Il Fondo monetario internazionale ha peggiorato le sue stime sul rapporto tra il deficit e il Pil in Italia, per quanto in miglioramento, posticipando di un anno il raggiungimento del pareggio. È quanto emerge da un confronto delle tabelle del Fiscal Monitor appena diffuso e quelle dell’edizione dell’ottobre 2017. Da sottolineare, comunque, che il nostro Paese sarà l’unico a registrare un pareggio tra le principali economie dell’Eurozona, fatta eccezione per la Germania, che concluderà l’anno con un avanzo.

Dal Fiscal Monitor odierno si apprende che il pareggio è stato posticipato di un anno al 2021 rispetto alle previsioni dell’ottobre 2017, quando si prevedeva il raggiungimento del pareggio già nel 2020. Per quell’anno ora è atteso invece un deficit/Pil allo 0,3 per cento. Il pareggio dovrebbe poi confermarsi fino al 2023.Dalle tabelle, emerge poi che il Fondo non si aspetta più per l’Italia, da qui al 2023, un pareggio strutturale di bilancio, atteso nel 2019, secondo le previsioni di ottobre; ora l’Fmi si aspetta, per quell’anno, un deficit dello 0,8 per cento. Deficit progressivamente in calo, fino allo 0,1% nel 2021, 2022 e 2023. (askanews)

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