Cristiani perseguitati, Fontana: la UE annega le responsabilità nel silenzio

BRUXELLES, 10 GEN – “Un’Europa che si vergogna di pronunciare le parole “cristiani perseguitati” per non urtare la suscettibilità di un certo Islam è un’Europa che annega nel silenzio e nella censura buonista le proprie responsabilità”. Lo dice l’europarlamentare e vicesegretario federale della Lega Lorenzo Fontana commentando i dati del report 2018 di “Open Doors”, presentato oggi.

A seguito della diffusione dei nuovi dati, Fontana ha presentato un’altra interrogazione sul tema, dopo quella presentata l’anno scorso a cui rispose la vicepresidente della Commissione Federica Mogherini. (http://www.europarl.europa.eu/sides/getAllAnswers.do?reference=E-2017-000168&language=IT).

“Nella risposta della vicepresidente Mogherini si parla genericamente di ‘sostegno alla libertà di religione’ e mai si cita la religione più minacciata al mondo, appunto il cristianesimo. In un anno i cristiani uccisi sono più che raddoppiati, l’Islam continua ad essere la prima minaccia e i cristiani perseguitati continuano ad essere 215milioni, il segno del fallimento totale delle azioni messe in campo e sbandierate dall’Ue (il cosiddetto ‘strumento europeo per la democrazia e i diritti umani EIDHR’ e ‘la nuova posizione di inviato speciale per la promozione della libertà di religione o di credo all’esterno dell’UE’)”.

“Un’Europa che ammette le Corti Islamiche, che si vergogna del Crocefisso e delle feste cristiane, che in nome degli interessi economici è disposta a chiudere un occhio nei confronti di Paesi nelle ‘liste nere’ della persecuzione contro i cristiani e che ha paura di rivendicare la propria identità cattolica è un’Europa che porta i segni di colpe originarie”.

Ufficio Stampa On. Lorenzo Fontana

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