Austria: No alla Turchia in Europa e taglio dei sussidi ai “richiedenti asilo”

Provvisoria confisca dei cellulari e taglio dei sussidi ai richiedenti asilo, stop ai negoziati con la Turchia e più margine di manovra all’interno della UE: Kurz e l’ultradestra di Strache presentano il programma di governo.

Europa sì, ma senza la Turchia (e con qualche distinguo)

Sì all’Europa, ma con qualche distinguo e senza la Turchia. Il patto di ferro tra Sebastian Kurz e Heinz-Christian Strache si sostanzia in un programma in cui trovano posto rassicurazioni a Bruxelles e strette sulla gestione dei migranti.

Ribadito alle telecamere dallo stesso leader del Partito della Libertà, il sostegno all’Europa si ritaglia un simbolico posto già nel preambolo delle sue 182 pagine. “Solo in un’Unione forte troverà spazio un’Austria forte”, gli ha fatto eco il futuro cancelliere Kurz, escludendo di rimettere in discussione per referendum l’adesione di Vienna. L’adesione non è però totale: da programma e affermazioni dei due leader emerge chiaro l’auspicio a un “maggior margine di manovra” per i paesi membri e l’unanime appello a uno stop dei negoziati per l’adesione della Turchia.

L’agenda di governo riconosce però come prioritario soprattutto l’impegno per la sicurezza. Fra gli strumenti previsti un potenziamento della lotta all’immigrazione illegale, sospensione dei sussidi in denaro ai richiedenti asilo e la contemporanea confisca dei loro cellulari, per verificarne contenuti che possano fornire informazioni su storia personale e rotta. (con fonte euronews)

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