D’Alema: c’è un gruppo di potere, il capo non è la Boschi ma Renzi

Matteo Renzi è a capo di “un gruppo di potere” e Maria Elena Boschi è in “classico conflitto di interessi”. Lo ha affermato a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital Massimo D’Alema, che si è detto anche pronto a candidarsi alle elezioni.”Credo che sia del tutto evidente che Maria Elena Boschi si sia occupata più volte del destino di questa piccola banca di cui il padre era uno degli amministratori. Si tratta di un caso assolutamente classico di un conflitto di interesse”, ha detto D’Alema secondo cui, però, “probabilmente, visto che è arrivata anche la mail di Carrai, c’è più di un fatto personale, c’è un gruppo di potere che ha una sua interna solidarietà. E il capo non è Maria Elena Boschi, il capo è Matteo Renzi.

Da questa vicenda emerge il peso di un gruppo di potere e anche, direi, una certa spregiudicatezza nel gestire il potere. Certo colpisce l’arroganza con cui si dice che la Boschi resta lì, che sarà ricandidata”.

D’Alema cerca anche di smontare la tesi del Pd secondo cui gli incontri ci sono stati, ma non sono state fatte pressioni sugli interlocutori. “Questo concetto di pressioni è un po’, diciamo, ridicolo” sostiene perchè Boschi è “un membro autorevole del governo, che anche di fronte alla sconfitta nel referendum, e lei era ministro per le Riforme, si è ritenuto di mantenerla nel governo in una posizione di primaria importanza”.

Per quanto riguarda la lista Liberi e uguali, l’ex premier si dice convinto che “possiamo puntare a un risultato a due cifre, penso possa essere il nostro obiettivo. Siamo una forza in crescita e penso che altre persone verranno con noi, continuo a guardare con interesse a movimenti della società civile, di personalità, il processo di costruzione di questo movimento politico è ancora in corso”. Ed è pronto a candidarsi. “La decisione finale – spiega – dovrà essere ancora assunta dagli organismi, io sono disponibile, ma non in generale, se i miei elettori lo vorranno e i miei elettori sono i cittadini del Salento. Io sono fedele, sono sempre stato parlamentare della Puglia e in particolare del Salento”.

D’Alema ha replicato, infine, al segretario Pd che sostiene che c’è lui dietro la candidatura di Piero Grasso: “Renzi copia una battuta di Berlusconi del 2001, quando diceva che dietro a Rutelli c’ero io. Anche in questo caso Renzi è un imitatore, piuttosto tardivo e mediocre. Berlusconi a modo suo era geniale, ma i suoi imitatori sinceramente non meritano di essere presi in considerazione”. (askanews)

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