Torino, ondata di cassa integrazione nel gruppo Fca: un bollettino di guerra

Renzi insieme all’amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne

Ondata di cassa integrazione per il gruppo Fiat Chrysler Automobiles (Fca) di Torino. Prima era toccato alla Marelli Automotive Lighting di Venaria, poi è stata la volta della Maserati di Grugliasco, delle Presse e le Meccaniche di Mirafiori.

L’allarme arriva direttamente dalla Fiom di Torino: per quanto riguarda i 1698 lavoratori di Grugliasco, oltre alla cassa già prevista dall’8 al 12 gennaio, un’altra settimana è prevista dal 26 gennaio al 2 febbraio. Per i 592 addetti delle Presse, anch’essi già a casa dall’8 al 12 gennaio, la cassa è prevista il 25, 26 gennaio e l’1 e il 2 febbraio.

È invece una novità la cassa per il 26, 29 e 30 gennaio per i 1270 lavoratori della Powertrain (ex-Meccaniche) di Mirafiori, che da oltre un anno non erano interessati da ammortizzatori sociali. “Si tratta di un vero bollettino di guerra, con il progressivo coinvolgimento di settori e stabilimenti di Fca che fino ad oggi erano rimasti indenni, come la Marelli di Venaria e le Meccaniche di Mirafiori, e un deciso incremento altrove – commenta Federico Bellono, segretario generale della Fiom di Torino”.

“La frenata produttiva – prosegue il sindacalista – comincia ad essere davvero pesante, innanzitutto per il reddito dei lavoratori, e non è più rinviabile un confronto con l’azienda sulle prospettive degli stabilimenti italiani di Fca, a partire da quelli torinesi. I tempi prospettati dall’azienda a livello di gruppo – conclude Bellono – sono inadeguati a fugare le preoccupazioni dei lavoratori. A questo proposito chiederemo alle istituzioni locali, che incontreremo a breve, impegni precisi di sollecito ad azienda e governo”.

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