Spose bambine: i telegiornali omettono la notizia e gli inquirenti negano

di Claudia Monteverdi

“(…) Aisha rimase perplessa e attonita quando la madre, dopo aver introdotto Maometto nella stanza, se ne andò lasciandoli soli, lanciando un sorriso all’indirizzo della figliola e invocando Allah affinché la benedicesse. Non capì perché Maometto avanzò verso di lei, rimase esterrefatta quando lui prese a spogliarla trattandosi di un uomo che non faceva parte della sua famiglia. Subì senza fiatare, come un trauma consumato in silenzio, la sua prima deflorazione ad opera di un uomo che era più grande di suo padre.”

Nel mondo dell’informazione creata ad hoc per giustificare l’ingiustificabile i telegiornali omettono la notizia e gli inquirenti negano. Ma negano cosa? Negano il fatto che una bambina sia stata data in sposa a nove anni ad uno di trentacinque, con ovviamente il benestare della famiglia, o negano la violenza?. Eh sì perché non si va all’ospedale per un’epistassi, il sangue usciva da una precisa parte del corpo !!!. Marito o pedofilo, o più evidentemente tutte e due insieme, perché così si giustifica una chiara devianza sessuale, qualcosa di non normale è successo a quella povera creatura.

La nostra presidentA (volutamente “p” minuscola e “A” maiuscola per sottolineare la demenzialitá), quell’altra con il turbante in testa, amica del sorcio delle ONG, o qualsiasi altra femminista se ne sono state zitte zitte. Zitte come se ne sta zitto il pampero argentino vestito di bianco, il quale non ha perso tempo ad esortarci alla limitazione dei simboli natalizi per non offendere i suoi amici musulmani, ma altrettanto non invita i suoi amici ad esercitare del sano autoerotismo, piuttosto che mandare una bambina di nove anni all’ospedale per un’emorragia perché impazienti di prendersi ciò che spetta loro.

A me, parrà strano ai politically correct, disturba più pensare agli abusi subiti da una bambina che un presepe, un albero di Natale o quattro luminarie. Quelle, se anche le guardi, non bucano gli occhi e non ti mandano all’ospedale. Prevengo in partenza quelli che vogliono difendere questo orco con la storia che gli italiani sono tra i primi turisti del sesso perché un orrore non ne giustifica un altro. Noi quanto meno legalmente perseguiamo tali crimini loro li legalizzano.

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Da il messaggero

La notizia della bambina di 9 anni data in sposa a un 35enne, pubblicata dal Gazzettino, è stata ripresa e commentata da molti giornali e siti web. Alcuni, non avendo trovato conferma di quanto riportato, hanno dedotto che si tratti di una notizia falsa.

A chiarimento di quanto scritto, specifichiamo che la notizia non è frutto di una nostra fantasia: ci è stata data da una fonte ufficiale, qualificata e informata sui fatti, nel contesto della presentazione di una nuova “sala protetta” per l’audizione di vittime di violenza gestita dal Soroptimist di Padova e dall’Arma dei Carabinieri. La stessa fonte ci ha fornito anche dettagli – che non sono stati riportati nell’articolo – tali da rendere evidente la conferma di una conoscenza precisa dei fatti.

Non abbiamo quindi motivo di dubitare della credibilità della fonte in questione. Tuttavia, se abbiamo scritto qualcosa di inesatto, ce ne scusiamo innanzitutto con i nostri lettori. Non è mai stata intenzione del Gazzettino enfatizzare oltremisura determinate situazioni, ma proprio la precisione del racconto e la circostanza in cui è stata appresa l’informazione ci ha spinto a renderla pubblica.

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