Bilinguismo a Fiume, un patrimonio per l’Europa dei popoli

“Non accade spesso di poter concretamente agire – dichiara l’eurodeputato Mario BORGHEZIO – per ricreare, almeno in parte, quella colta, pacifica e fruttuosa convivenza tra le varie etnie, culture e religioni che esisteva nella Mitteleuropa”.

“Per questo motivo è fondamentale la proposta degli autonomisti della Lista per Fiume (Lista za Rijeku) di reintrodurre il bilinguismo croato-italiano nella cartellonistica della città del Quarnaro” prosegue Borghezio.

“Una proposta che costituirebbe un grande gesto distensivo e di riparazione nei confronti della comunità dei fiumani di lingua italiana che subì ben 700 infoibati oltre a 30.000 profughi nel decennio del dopoguerra e che è stata accolta con favore dal vicepresidente del parlamento croato, dalle comunità istriane e da esponenti croati di orientamento liberale. Lo stesso sindaco (di centrosinistra) della città pone solamente obiezioni di natura economica. Oltretutto, al di là delle diatribe storiche, è innegabile la presenza storica della lingua italiana (e di quella veneta ‘da mar’) nell’uso amministrativo e letterario”.

“Come spesso accade, dobbiamo invece registrare il silenzio degli esponenti del PPE, a parole paladini della democrazia e dei diritti umani, ma nei fatti totalmente immobili sulla questione, dal momento che ospitano nelle loro file gli ultranazionalisti croati dell’HDZ, i quali solo poco tempo fa parlavano qui a Bruxelles di ‘eredità culturale croata’ in riferimento al patrimonio storico-artistico lasciato dalla Repubblica di Ragusa e dalla Serenissima!”

On. Mario Borghezio – Deputato Lega Nord al P.E.

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