Madagascar: 805 casi di peste, 74 morti. Vietate riunioni, scuole chiuse

Un’epidemia di peste è costata la vita a 74 persone negli ultimi due mesi in Madagascar, dove particolarmente colpita è la capitale Antananarivo. Secondo l’ultimo bilancio del ministero della Salute da agosto nel Paese insulare nell’Oceano indiano sono stati registrati 805 casi di peste.Casi di peste di registrano praticamente ogni anno in Madagascar dal 1980, di solito tra settembre e aprile, e sono spesso causati dai topi che fuggono gli incendi delle foreste.

Ma l’attuale epidemia è insolita, perchè colpisce soprattutto le aree urbane, specialmente Antananarivo, accrescendo i rischi di trasmissione, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità.

Nonostante gli appelli alla calma del governo, in Madagascar regna il panico. I passeggeri in arrivo ad Antananarivo sono sottoposti a visite mediche, le aree infette vengono fumigate per sterminare le pulci, sono proibite le riunioni pubbliche e le scuole e le università sono state chiuse per combattere il contagio.

L’Oms ha fornito 1,2 milioni di dosi di antibiotici necessari per combattere l’infezione mentre al Croce Ross aha addestrato centinaia di volontari sull’isola per pubblicizzare misure preventive. Il batterio della peste si sviluppa nei topi e viene diffuso dalle pulci. Negli uomini la peste polmonare si trasmette attraverso la tosse e può essere fatale nel giro di 72 ore. La maggior parte della vittime in Madagascar è stata contagiata dalla peste polmonare, quella bubbonica è meno pericolosa.(fonte afp)

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