Sindaco dà le case agli italiani, ira della Cgil: “Prima i migranti”

Il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ha inserito una clausola nel bando per l’assegnazione degli alloggi popolari che favorirà italiani e residenti nel capoluogo umbro da almeno 15 anni. Una scelta politica, legittima, che ha scatenato l’ira del sindacato degli inquilini, la Sunia Cgil.

Le case prima agli italiani

L’amministrazione comunale a guida Forza Italia ha deciso di dare priorità ai perugini inserendo nel “modello per le condizioni di disagio aggiuntive” una particolare “condizione di disagio”: essere residenti nel comune dal almeno 15 anni assicurerà ora 3 punti in più, permetteranno a chi li riceve di scalare la classifica. È evidente che ne verranno favorite le famiglie italiane in difficoltà a discapito degli immigrati, che spesso invece finiscono in cima alle graduatorie grazie al basso reddito e ai tanti figli a carico.

La rivolta della Cgil

Il sindacato degli inquilini, Sunia Cgil, per voce del segretario regionale, Rosario Iannoni, e di quello provinciale, Cristina Piastrelli, ha però attaccato il sindaco Romizi: “Non si capisce – dicono – come un lungo periodo di residenza possa rappresentare un disagio. Si tratta piuttosto di un escamotage per escludere in maniera arbitraria molti immigrati. A fronte di questo “pasticcio”, che potrebbe dare luogo anche a una serie di ricorsi in sede giudiziaria, il Sunia Cgil chiede l’immediata apertura di un confronto per cercare soluzioni tampone che possano limitare i danni e garantire l’accesso alla casa a chi ne ha veramente diritto”. Soprende come in altre città, invece, il sindacato non si sia mai mosso per denunciare amministrazioni che invece fanno in modo di favorire le famiglie immigrate, inserendo – anche loro – clausole pensate appositamente per gli stranieri. L’ultimo caso è quello del Friuli Venezia Giulia della renziana Debora Serracchiani.

Forza Italia difende a spada tratta il suo sindaco. Pieno sostegno a Romizi arriva dall’onorevole Catia Polidori, Presidente del Comitato Forza Italia Umbria, che su Facebook scrive: “Ecco, sia chiaro: difendere i cittadini è la priorità per i sindaci di Forza Italia. Andrea Romizi ne è l’esempio! Bravo Andrea!”. Anche le forze di centrodestra in consiglio comunale e regionale apprezzano la decsione della giunta perugina. “Cari sindacalisti il problema – commenta Marco Squarta, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – è che prima erano discriminati gli italiani! Bisogna fare i complimenti all’amministrazione”.

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4 thoughts on “Sindaco dà le case agli italiani, ira della Cgil: “Prima i migranti”

  1. La CgL e’ a conoscenza che l’Editto delle case pubbliche venne fatto in altro periodo storico “LEGGE DELLE CORPORAZIONI 1938.???=
    Vale dire il capitale sottratto dalla busta paga dei lavoratori e la getione delle case al Comune Prefetto ecc. quando la gestione di INA casa ecc.. confertita in Gescal. poi Aterl COMUNQUE FATTO SE.MPRE CAOITALE DEL POPOLO “BUSTA PAGA” … CI SAREBBE DA DIRE TANTO ALTRO CON LA DESTINAZIONE E L’ARROGANZA DEI MIGRANTI.!!!

  2. Bravissimo sindaco vada avanti cosi l’Italia agli italiani Non l’hanno fatta gli africani e company sono scappati per non lavorare dalla loro patria che è in un continente da oltre un miliardo di persone con ricchezze immense lasciate da sfruttare ai cinesi e noi italiani li dovremmo mantenere a non fare un cappero? In quanto ai sindcalisti della CGIL vadano a lavorare in Africa sarebbe ora.Basta sfruttare i lavoratori italiani sono sindacalisti nulla facenti incasseranno pure liquidazioni e pensioni da favola molti di loro diverranno senatori ministri e simili sono peggio dei padroni . Andatevene da questo paese per voi tirerà sempre una brutta aria.

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