Camerun, scontri in regioni anglofone per chiedere l’indipendenza: 17 morti

Almeno 17 persone sono morte nel corso delle manifestazioni nelle regioni anglofone del Camerun, dove la popolazione è scesa in piazza per chiedere l’indipendenza dal resto del Paese.

Almeno 17 persone, secondo le stime fornite da Amnesty International, sono morte nel corso delle manifestazioni nelle regioni anglofone del Camerun, dove la popolazione è scesa in piazza per chiedere l’indipendenza dal resto del Paese.

A Kumbo, le forze dell’ordine hanno sparato contro la folla, provocando la morte di svariati dimostranti.

La popolazione anglofona vive in uno stato di emarginazione e da tempo invoca la secessione. Nell’ultimo anno, la situazione è degenerata: nel mirino dei manifestanti c’è soprattutto Paul Biya, alla guida del Paese da 35 anni.

Attraverso i social, il Presidente ha condannato l’accaduto: “In Camerun non è proibito manifestare e far sentire la propria voce, ma nessun grande obiettivo può essere raggiunto ricorrendo alla violenza di strada e sfidando le autorità”, ha scritto.

Il Camerun, ex colonia tedesca, dopo la prima guerra mondiale fu diviso tra Francia e Inghilterra: nel 1960, la parte transalpina ottenne l’indipendenza dalla Francia, e l’anno dopo la parte britannica si unì con l’altra per formare una Repubblica federale. EURONEWS

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