Terrorismo, barriere a Vicenza: chi si oppone ai muri riempie le città di cemento

Dopo l’ennesimo attentato terroristico a Barcellona, anche la città di Vicenza si sta dotando di barriere di cemento per garantire un minimo di sicurezza ai vicentini durante la festa patronale cittadina dell’otto settembre. Sulla questione interviene sarcasticamente il portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi, Alex Cioni:

“Coloro che sostengono la politica dell’accoglienza degli immigrati, si oppongono ai muri e ai controlli serrati alle frontiere che sarebbero propedeutici a regolare i flussi migratori secondo le normative nazionali, sono i medesimi che riempiono le nostre città di barriere New Jersey in cemento amato contribuendo alla psicosi collettiva e che promuovono regolamenti di polizia urbana al limite del ridicolo. Nel frattempo siamo da anni sotto la supervisione del grande fratello, di sistemi di video sorveglianza, senza contare i controlli paranoici negli aeroporti, nelle stazioni e nei luoghi sensibili ma non siamo in grado di tenere a bada i sedicenti profughi che bivaccano nei parchi e nei viali delle nostre città. Qualcosa non torna, o forse si – prosegue Cioni – le regole, anche quelle più ridicole, sono applicabili solo per gli italiani, mentre il resto dell’universo mondo se ne frega, consapevoli del fatto che in Italia non esiste un’autorità degna di tale nome“.

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