Spose bambine, Turchia: valore legale alle nozze celebrate dagli imam

Il consiglio dei ministri turco ha presentato in parlamento una proposta di legge che permette agli imam di celebrare ufficialmente matrimoni. La proposta, preparata dal ministero dell’Interno, era stata avanzata anche precedentemente, ma in seguito alle numerose polemiche scaturite era stata accantonata. In Turchia, dove l’unico rito legalmente valido è quello civile, i matrimoni religiosi celebrati dagli imam – funzionari religiosi pagati dallo stato – non hanno alcuna valenza ufficiale, ma vengono spesso utilizzati dalle famiglie per legittimare i matrimoni precoci.

Secondo gli osservatori, se la proposta venisse approvata contribuirebbe ad accrescere il fenomeno delle “spose bambine” e avvallarebbe la pratica di prendere seconde o terze mogli – tutti vietati secondo la legge in vigore.

Il fenomeno delle spose bambine rappresenta una profonda piaga per il Paese dove secondo le stime una ragazza su 3 viene data in moglie prima di compiere i 18 anni. Senal Sarihan, deputato del Partito repubblicano del popolo (CHP) all’opposizione, ha presentato a riguardo un’interrogazione parlamentare. “Da cosa nasce una simile esigenza? Non bastano i funzionari dei comuni per celebrare i matrimoni? Cosa si prevede di fare per far fronte al già grave problema sociale e violazione dei diritti di quante vengono date in spose da bambine o diventano mogli con rito religioso?” ha chiesto Sarihan.

Lo scorso novembre il governo turco aveva attirato una valanga di reazioni suscitate da un’altra controversa proposta di legge intesa ad abolire la condanna dei responsabili di abusi sessuali nei confronti delle minorenni sposando la vittima ed era stato costretto a fare dietrofront. (askanews)

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