La Democrazia Cristiana diffida Sandri all’utilizzo di nome e simbolo DC

Angelo Sandri, che per sabato 8 e domenica 9 Luglio ha indetto un Congresso Nazionale della Democrazia Cristiana presso l’Hotel Porto Maggiore in Roma è stato diffidato dall’utilizzo del nome e del simbolo della DC dal Comitato Nazionale Soci 1992/93 della Democrazia Cristiana.

Dice la diffida:

L’uso che lei sta facendo degli elementi distintivi di tale storico movimento è arbitrario,, illegittimo ed illecito tant’è che il persistere di tale su comportamento non solo è perseguibile nell’ambito civile per ottenere l’inibizione di tale uso e l’integrale risarcimento dei danni patiti e patiendi dal Comitato bensì anche in sede penale ai sensi dell’Art.388c.p. per la mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del Giudice.
Infatti la titolarità del nome e del segno distintivo della DC fa esclusivamente capo all’originario partito come stabilito dalla sentenze ormai passate in giudicato quali: la sentenza del Tribunale di Roma n.19338/2006, la sentenza della Corte di Appello di Roma n. 1305/2009 e la sentenza della Suprema Corte di Cassazione Sezioni Unite Civili n.25999 non legittimano quindi il Dott. Angelo Sandri ad utilizzare il nome e simbolo della Democrazia Cristiana.

Per conoscenza la diffida è stata inviata alla Prefettura, alla Questura e ai Carabinieri di Roma affinché presa visione delle citate sentenze reperibili anche on line, per motivi di ordine pubblico assicurino che il Congresso in oggetto non avvenga, per le ragioni suesposte, con l’utilizzo del nome e del simbolo del partito della Democrazia Cristiana.

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