Il procuratore Antimafia Roberti non sa che Riina è fuori dal carcere?

“Riina è ancora il capo di cosa nostra, deve rimanere al 41 bis”. A dirlo il procuratore antimafia Franco Roberti che in un’intervista al Corriere della Sera ha commentato la pronuncia della Cassazione secondo la quale “tutti”, quindi anche il capo dei capi di cosa nostra, “hanno diritto a una morte dignitosa”.

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Condannato per la strage di Capaci, oltre che per le bombe degli anni 90, Riina oggi ha 86 anni e due cancri ai reni. Per Roberti sarà il tribunale di sorveglianza di Bologna, a cui spetta l’ultima parola, a riconoscere come Riina rappresenti ancora un pericolo anche dal carcere.

Secondo Roberti, la Procura Nazionale Antimafia è perfettamente in grado di dimostrare come Riina, sebbene in carcere, rappresenti ancora un pericolo attuale.

Il procuratore Antimafia Roberti non sa che Riina è già fuori dal carcere?

Riina, l’avvocato in diretta: “È fuori dal carcere da due anni”

La testimonianza telefonica di Luca Cianferoni, avvocato di Totò Riina, che si appella al diritto alla salute: “Abbiamo ricevuto un monito inequivoco della Corte Europea: uno stato che si accanisce su anziano malato ha problema di democrazia. Sottoposto a 41bis dal ’93 riteniamo che una struttura adeguata gli allungherebbe di un po’ la vita”.

“Ma lo Stato ha bisogno di tenermi al 41 bis per dimostrare di non essere mafioso?”

 

 

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