G7 Bari: cassonetti pieni di rifiuti. Il ministro francese: “C’est la vie”

“C’est la vie”. Il ministro francese dell’Economia, Michel Sapin, alza le spalle e sorride. Ad accoglierlo in largo San Sabino a Bari, a pochi metri dalla cattedrale, c’è una montagna di rifiuti. “Che figuraccia, era disgustato”, confessa la sicurezza al seguito. “A Bari mi sembra tutto bellissimo”, commenta invece lui, diplomatico. “Troppa spazzatura? Pazienza, è la vita”, si limita a ironizzare, per evitare una scortesia istituzionale.

Il passaggio del politico d’oltralpe, a Bari per il G7 finanziario, scatena la pronta reazione della polizia municipale e costringe l’Amiu a un intervento fuori programma, con tanto di autorizzazione straordinaria per superare le barriere di sicurezza in orario non consentito. Imbarazzante è lo spettacolo dei cassonetti davanti alla scuola elementare Corridoni – nel cuore di Bari vecchia – stracolmi di sacchetti, con i rifiuti finiti per strada alla mercé di gatti e colombi. Quella dell’isola ecologica di largo San Sabino è una vera e propria piaga per l’Amiu: lo svuotamento dei bidoni due volte al giorno non è mai sufficiente a mantenere il decoro, vista la terribile (oltre che illecita) abitudine dei residenti di conferire a tutte le ore.

“Per questioni di sicurezza nei giorni del G7 siamo stati obbligati a raccogliere i rifiuti soltanto negli orari consentiti per il carico e scarico delle merci, ossia dalle 4 alle 8 del mattino e poi dalle 20.30 alle 23 la sera”, spiegano dall’azienda dell’igiene urbana. Evidentemente troppo poco per rendere presentabile la piazza non a prova di incivili, visitata da tutti i ministri e le delegazioni in giro per il borgo antico (di Silvia Dipinto)

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