Gli acchiappafantasmi dell’antifascismo

di Marcello Veneziani

Raddoppiano ogni anno i flussi migratori clandestini, scoppiano i centri di accoglienza, sono finte e ridicole molte espulsioni virtuali, restano impuniti l’ottanta per cento dei reati commessi in Italia, troppi delinquenti vengono rimessi in libertà e replicano i loro crimini, fioriscono i trafficanti di migranti e di droga, con protezioni e coperture inaspettate…

Potrei continuare il rosario quotidiano della delinquenza. Ma per Laura Boldrini l’emergenza del nostro paese sono le tremila pagine facebook in odore di fascismo. Giorni fa ha chiesto in una lettera a Zuckenberg di chiuderle, e non sappiamo che risposta abbia ricevuto.

La Boldrini non chiedeva di chiudere i siti che inneggiano alla violenza o che sono i passaparola di manifestazioni violente, no, a lei basta un’immagine, uno slogan, una canzone fascista, un bel duce che fa il saluto romano, o più modestamente un’opinione ritenuta filofascista e la pagina, il blog, il sito va oscurato, cancellato, magari con annessa denuncia penale.

Tutto questo mentre ci sono siti che sputano odio quotidiano contro l’Italia e la cristianità, odio militante contro ogni tipo di destra, o addirittura fanno propaganda filoislamista.

Lo chiedeva la Madonna Piangente di Montecitorio mentre in Italia come in Francia, in America e ovunque i cosiddetti fasci, razzisti, xenofobi, sessuofobi, idrofobi, insomma tuttofobi, venivano aggrediti nelle loro ordinate manifestazioni di piazza. E scalmanati dei centri sociali mettevano a ferro e fuoco le strade e le piazze dove le destre manifestavano o semplicemente facevano campagna elettorale.

Il risultato di questa grottesca, ipocrita, demonizzazione a senso unico sono le manifestazioni ragazzi coi saluti romani a Milano e non solo. Su cui monta, ovviamente, l’indignazione antifascista e l’invito a ricacciare nelle fogne le forza oscure della reazione.

È un meccanismo antico, che fu consuetudine negli anni settanta: tu prendi un fenomeno marginale, tra il folclore e l’opinione, comunque privo di incidenza politica e sociale, lo fai diventare l’emergenza nazionale, cominci a punire, censurare, cacciare, additare ai violenti dell’estremismo rosso, e così riesci a suscitare la loro reazione e a spingere vaghi sentimenti in più estremi risentimenti.

Così da poter dire: visto che non avevo torto a prevenire il pericolo fascista, visto che dai siti poi passano ai saluti romani? Così facevano le streghe di Macbeth che predicevano il futuro per propiziarlo.

Eccoli, gli acchiappafantasmi, i gosthbusters dell’antifascismo, i professionisti dell’antirazzismo che finalmente ritrovano un mestiere e una funzione, anzi una missione.

Ecco che si ridà una ragione sociale e ideale alle residuali e ormai anacronistiche Anpi; ci sono ancora i fascisti, quindi hanno una ragion d’essere anche i nuovi partigiani associati. Legittimati politicamente, magari foraggiati dalle istituzioni.

E poi la Santa Protettrice dei Derelitti, la sullodata Boldrina, lancia le crociate contro le fake news. Ma è lei la prima a spacciarle, a gonfiarle a sponsorizzarle.

Intanto l’Italia è invasa, il malessere esplode, la criminalità dilaga impunita… Ma no, il pericolo è faccetta nera…

E se non riuscite ad acchiappare Igor, arrestate il Duce, massacratelo nel nome della non violenza e appendetelo ancora a testa in giù, come 72 anni fa.

Marcello Veneziani, Il Tempo 1 maggio 2017

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