Islam, Algeria: cancellati volti delle candidate sui manifesti elettorali

Ci sono dei candidati cui non viene neanche riconosciuto il diritto di mostrare il proprio volto.

Dai manifesti elettorali di alcune zone dell’Algeria, infatti, i partiti di ispirazione islamica hanno sbianchettato il viso delle proprie candidate. Come riporta La Stampa a pochi giorni dalle elezioni (alle urne il 4 maggio) la condizione delle donne torna ad essere un tema centrale, con la netta contrapposizione tra i laici e i movimenti d’ispirazione islamica. Addirittura una candidata (del Fronte nazionale per la Giustizia sociale) si è presentata in tv non di persona, ma con un “avatar”, cioè un disegnino che la rappresentava. Quasi fosse un videogioco, ma stiamo parlando, invece, di elezioni vere e proprie.

Non è la prima volta che nei paesi islamici il volto delle donne viene oscurato in campagna elettorale. Era già accaduto in Egitto e a Gaza. Qui addirittura non era indicato neanche il nome delle candidate donne, ma solo l’indicazione “figlia di…”, “sorella di…”.

In Algeria sono previste delle quote “rosa”: i partiti, infatti, hanno l’obbligo di presentare candidate donne tra il 20% e il 50% del totale. Nonostante le forti proteste, soprattutto da parte maschile, il meccanismo delle quote ha fatto eleggere, nel 2012, il 31% di donne nell’Assemblea nazionale.

Lunedi scorso le autorità elettorali algerine hanno definito queste pratiche di cancellazione dell’immagine delle candidate donne “pericolose e illegali, perché ogni cittadino ha il diritto di sapere per chi vota”. I partiti coinvolti hanno avuto 48 ore di tempo per cambiare i manifesti, pena la cancellazione delle liste. Vedremo come andrà a finire. IL GIORNALE

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