Migranti, Sarraj: dalla Ue “vuote promesse” alla Libia

Fayez al-Serraj (Afp)

“L’Europa non ci aiuta. Ha fatto vuote promesse”: questa l’accusa mossa dal premier libico Fayez al-Sarraj in un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Bild, secondo cui l’Ue non ha tenuto fede agli impegni di aiutare il suo governo nella lotta al traffico di migranti e per la stabilizzazione del Paese del Nord Africa.

“Abbiamo urgente bisogno di maggiore assistenza professionale per proteggere e controllare le nostre coste – ha precisato il leader del governo di unità nazionale insediato a Tripoli e riconosciuto dalla comunità internazionale – inoltre, la comunità internazionale deve fare di più per favorire la stabilizzazione del Paese. Al momento le nostre richieste non hanno ricevuto risposta. Se le cose non cambiano, il risultato sarà ancora più trafficanti e più migranti“.

Il servizio diplomatico dell’Ue guidato dall’Alto rappresentante Federica Mogherini sta esaminando una richiesta di attrezzature avanzata dal governo di Sarraj. Contattato dalla France presse, non ha commentato le dichiarazioni del premier. Ma un diplomatico europeo ha sottolineato che, dal momento che “è un dato certo che alcune guardie costiere libiche sono coinvolte in traffici, compreso quello di esseri umani, è necessario che qualsiasi aiuto europeo preveda un meccanismo di controllo per l’uso di questo materiale”.

Dallo scorso autunno, l’Ue ha addestrato 90 guardie costiere libiche nell’ambito della missione navale Sophia, impegnata nei soccorsi in mare e nel contrasto ai trafficanti. Sono oltre 24.000 i migranti giunti in Italia dalla Libia nei primi tre mesi dell’anno, secondo l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, contro i 18.000 dello stesso periodo nel 2016. (fonte Afp) (askanews)

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