Napoli, casa popolare assegnata alla famiglia di un camorrista

Nuovo scandalo a Napoli: alla famiglia del camorrista Davide Francescone è stata assegnata dal Comune una delle nuove case destinate agli abitanti delle Vele. L’uomo, accusato di essere uno degli assassini di Antonio Landieri, vittima innocente della prima faida di Scampi, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare alla fine di gennaio ma poi è stato scarcerato dal tribunale del riesame, anche se resta in galera per altri reati è riuscito ad ottenere un’abitazione per i suoi cari

Quanto accaduto nella città partenopea è l’ennesima dimostrazione scrive il Mattino di come malavitosi continuino ad allungare le mani sul patrimonio degli enti pubblici e riescano ancora a dominare incontrastati nella cosiddetta edilizia popolare.

Quello che riguarda Francescone e la sua famiglia è uno dei tre provvedimenti che i funzionari dell’ufficio casa non avevano voluto firmare, ma il parere dell’avvocatura comunale ha dato torto ai dipendenti e l’assegnazione è stata alla fine fatta dalla dirigente del settore. Il rischio ora è che il caso Francescone crei un precedente e altri pregiudicati possano ottenere lo stesso beneficio.

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