Tentata violenza sessuale e furto, arrestato algerino

ASCOLI PICENO, 3 MAR – Con l’accusa di tentata violenza sessuale e furto i carabinieri di San Benedetto del Tronto hanno arrestato la notte scorsa un algerino di 30 anni. L’uomo avrebbe avvicinato ad una festa in un locale di Martinsicuro (Teramo) due ragazze di circa 20 anni, offrendosi di riaccompagnarle a casa, visto che una delle due abita nel suo stesso stabile a Grottammare (Ascoli Piceno). Quest’ultima sarebbe stata poi condotta a forza dall’algerino nel proprio appartamento, subendo un tentativo di violenza. La giovane è riuscita a divincolarsi, ma il nordafricano le avrebbe strappato il portamonete con 200 euro, e l’avrebbe costretta a salire in auto. La ventenne tuttavia aveva già chiamato il 112, e una pattuglia è giunta sul posto e ha arrestato l’aggressore, dopo un breve tentativo di fuga. (ANSA)

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K

One thought on “Tentata violenza sessuale e furto, arrestato algerino

  1. Non passa giorno che la cronaca non ci riporti di fatti di violenza sessuale da parte di africani ed alcune altre fattispecie asiatiche ed est-europee, a carico di donne, che sono la punta dell’iceberg di culture misogene che non varranno i secoli al loro superamento.

    La violenza comunque, in tutte le sue forme urbane, non manca di accompagnare prevalentemente la “dis-integrazione” promossa irresponsabilmente e dolosamente, dalla iniezione di masse di diseredati nel nostro paese.

    Parlare di diversità e non di valori, è come pensare all’apparato scheletrico della specie umana, senza tenerlo in conto relativo alla sovra-struttura degli organi d’apparato e della loro fisiologia.

    L’uomo non è “un’anima galleggiante” in attesa della “ciambella di salvataggio” divina, come ci disegna nei suoi catechetici libelli papa Bergoglio, bensì un essere pulsante che vive e si esprime nel dovere della propria responsabilità di esistere, con le sue regole e leggi morali che non possono attendere il giudizio divino ma coniugarlo nelle sue aspettative, in una quotidianità che non fa “sconti tessera”, ma produce “in cassa” giudizi spesso inappellabili, che richiedono concretezza e senso della “gravità” terrena!

Comments are closed.