Crollano i matrimoni religiosi, in 5 anni -30,7%

Matrimoni religiosi in caduta libera. Tra il 2008 e il 2015 le celebrazioni ‘benedette’ sono calate del 30,7%. L’allontamenento delle coppie da firme e cerimonie riguarda anche i riti civili, dove però il fenomeno è meno accentuato; in cinque anni ci sono stati il 9,9% di legami in meno. Considerando il totale dei matrimoni il calo è stato del 21,2%. I dati sono contenuti nell’ultimo report dell’Istat ‘Matrimoni, separazioni e divorzi’, ed elaborati dall’Adnkronos. Per chi fugge dalle nozze ma vuole vivere insieme l’unica alternativa è offerta dalla convivenza, legalmente meno impegnativa ed economicamente meno costosa.

Secondo gli ultimi dati dell’Istituto di statistica nel 2014 le coppie che vivono insieme, senza aver registrato il loro legame, ha superato la quota di un milione. Papa Francesco, con il suo appello rivolto ai parroci, ai quali chiede di essere vicini ai giovani che convivono, avvicina la Chiesa a un numero sempre più consistente di famiglie che sceglie un legame in continua crescita.

Nel 2015 sono stati celebrati 194.377 matrimoni totali, in netto calo rispetto ai 246.613 del 2008 (-52.236 unioni). Osservando i numeri dei matrimoni religiosi, che da 155.859 sono scesi 107.975 (-47.884), risulta evidente che il crollo interessa soprattutto le cerimonie degli osservanti. A conferma del trend negativo basta osservare i dati relativi alla quota di matrimoni religiosi rispetto al dato complessivo, che nel 2008 arrivava al 63,2% del totale dei matrimoni, mentre cinque anni dopo è scesa al 56,9%. ADNKRONOS

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