Ocse all’Italia: “Reintrodurre le tasse sulla prima casa”

Reintrodurre le tasse sulle prime case e combattere l’evasione fiscale. Inoltre, con un ritorno dei tassi di interesse reali ai livelli pre-crisi – intorno al 4,4% – l’Italia rischia di vedere il suo debito crescere fino al 140% del Pil. E’ quanto emerge dal rapporto Ocse sull’Italia, presentato al Mef a Roma. In questo caso, per stabilizzare il debito al livello attuale, si spiega, l’avanzo primario dovrebbe aumentare al 2% del Pil mentre la crescita del PIL reale dovrebbe slire a quasi il 1,4%.

L’Ocse conferma la propria ‘predilezione’ per la tassazione degli immobili residenziali considerata ‘favorevole alla crescita’. Nel rapporto sull’Italia appena diffuso, l’organizzazione sottolinea come questa tassazione sia “sottoutilizzata” nel nostro Paese e si definisce “un passo indietro” l’abolizione di Imu e Tasi sulle prime case.

Anzi, nel rapporto si invita a “reintrodurre le tasse sulle prime case così da generare lo spazio fiscale per ridurre la tassazione sulle attività produttive”. Ponendo l’accento sul rinvio della revisione delle rendite catastali, l’Ocse invita il governo a procedere “con regolarità a rivedere il valore imponibile delle proprietà immobiliari” per evitare disuguaglianze.

Negli ultimi anni, sottolinea il rapporto, “l’Italia ha varato numerose riforme strutturali ma per aumentare in maniera stabile la produttività servono una P.A. più efficiente, un ambiente migliore per il business, più innovazione e maggiore concorrenza, oltre a una migliore corrispondenza tra domanda e offerta di competenze”.

Secondo Angel Gurria, segretario generale Ocse alla presentazione del rapporto economico sul nostro Paese, le finanze italiane sono vulnerabili al rialzo dei tassi e “l’evasione fiscale è il tallone d’Achille dell’Italia”. adnkronos

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