Kane (Cgil): “No a equazione tra immigrazione e problemi di sicurezza”

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“Trump ha cominciato la sua presidenza col chiudere le frontiere agli islamici, ma anche in Europa c’era già chi aveva cominciato a erigere muri. Perché oramai sia in Ue che in America il tema immigrazione sta diventando esclusivamente un tema di sicurezza. Come Cgil, invece, respingiamo con fermezza questa equazione”. Lo dice a Labitalia Selly Kane, coordinatrice nazionale per le politiche dell’immigrazione della Cgil.

“Se guardiamo al terrorismo -prosegue Kane- intanto si vede che gli attacchi terroristici non hanno riguardato e non riguardano esclusivamente l’Europa, ma anche paesi arabi o extraeuropei. E per fermare il terrorismo occorre che tutti i paesi si mettano insieme, non serve fermare l’immigrazione che è un fenomeno che ha radici profonde”.

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Kane ricorda che la gente ormai fugge dall’Africa o dal Medio Oriente “non più solo per le guerre, ma anche per la povertà e la fame”. “Queste di questi ultimi anni sono tutte emigrazioni forzate e non ha più senso la distinzione tra rifugiato e migrante economico: ci vogliono invece soluzioni per aiutare lo sviluppo nei Paesi poveri e, nel frattempo, creare vie legali d’accesso in occidente, per contrastare le organizzazioni criminali”, conclude. ADNKRONOS

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