Terrorista ucciso, Gentiloni: “Non eccedere nel compiacimento”

 

“Occorre dare atto alle nostre istituzioni senza con questo eccedere in compiacimento”

“Sappiamo che le minacce possono venire dall’esterno: per esempio Amri è arrivato nel 2011. Ma sappiamo che ha avuto un processo di radicalizzazione. Ma questa radicalizzazione avviene in casa nostra, nelle nostre carceri e nei nostri quartieri, e la radicalizzazione è stata all’origine degli attentati in Europa”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni nella conferenza stampa di fine anno. “Non risultano particolari reti che Amri avesse in Italia – ha aggiunto – e invece risulta che due poliziotti italiani, reagendo al colpo di pistola di Amri, hanno individuato un terrorista che aveva colpito in Germania. Occorre dare atto alle nostre istituzioni senza con questo eccedere in compiacimento”. (ANSA)

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