Terrorista ucciso, Coisp: follia pubblicare nomi degli agenti, rischio ritorsioni

 

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“E’ stata una follia rendere noti i nomi dei Poliziotti che la scorsa notte a Sesto San Giovanni hanno fermato il killer di Berlino. C’è infatti il timore che gli Agenti, ma anche le loro famiglie, possano subire delle ritorsioni da parte dei terroristi islamici. Si sarebbe dovuta tutelare l’identità dei Poliziotti, così come avviene per i militari impegnati all’estero nelle attività di contrasto al terrorismo”.

E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia. “E’ incredibile la superficialità con cui è stata gestita la vicenda da parte dello stesso Governo – dice Maccari -, che rendendo nota l’identità degli Agenti di Polizia, le loro foto e persino i loro comuni di provenienza, ha dimostrato di sottovalutare il rischio di rappresaglie da parte dei terroristi, mettendo a rischio le vite dei nostri colleghi ed anche dei loro familiari.

Auspichiamo che almeno si cerchi di porre riparo garantendo la massima tutela dei Poliziotti coinvolti e dei loro familiari, oltre a rafforzare ulteriormente l’azione di controllo e contrasto del rischio terrorismo nell’intero Paese, che con l’uccisione di Anis Amri ha dato un duro colpo all’Isis”.

COMUNICATO STAMPA COISP

La famiglia del killer di Berlino

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