“In attesa del pediluvio”: a Firenze mostra dedicata a Renzi

 

COMUNICATO STAMPA

Mancava un doveroso e poderoso omaggio al premier da parte del mondo della cultura, nella cittá che l’ha eletto sindaco, permettendogli così di spiccare il volo verso i più alti vertici del potere. Ci pensa lo studio Rosai (via toscanella 18), prestigioso spazio che fu l’atelier del pittore Ottone. Qui si inaugurerá, proprio venerdì 2 dicembre alle ore 19, due ore prima e a due passi da piazza della signoria, in concomitanza con la chiusura dell’epica campagna referendaria renziana, la mostra in attesa del pediluvio, oltre quaranta opere di Riccardo Mannelli che ritraggono lo statista e la sua cerchia di illuminati che verranno messe all’asta, a risultati del referendum acquisiti, martedì 6

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Firenze, città dell’eterno Rinascimento, secondo linee dirette che vanno da Dante a Staino, da Botticelli a Talani, dal Magnifico Lorenzo allo stesso Matteo, non poteva non godere del privilegio di aver lanciato, con ben 100.978 voti dei suoi cittadini, il genio riformista e costituzionale al comando della nazione senza ulteriori elezioni. Nell’ora fatidica che precede l’epocale (absit) “cambiamento” legato alle sorti di un referendum, ahinoi, non può fargli mancare il suo appoggio anche in ambito delle arti visive. Lo fa con la mostra di un artista noto a livello internazionale, grande erede del disegno fiorentino, che ha immortalato con sforzo sovrumano il leader e la sua cerchia, che i maligni definiscono “giglio magico”, ma che rappresenta un conclave di intelligenze che non si vedeva dai tempi dell’accademia neoplatonica, dove Verdini, Boschi, Lotti & C. superano di gran lunga, per competenza e poliedricità, le pur notevoli menti dei Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Leon Battista Alberti e professori vari.

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Intitolata “In attesa del pediluvio”, che fa riferimento al detto “dopo di me il diluvio” (ma anche prima di me, vedi la sua recente puntata torinese), che ben si attaglia allo stile sobrio e modesto dello statista che in pochi anni è riuscito a governare con insolita discrezione e coerenza, pensando ai fatti più che agli slogan. alla sostanza invece che all’apparenza, in modo da unire il paese, restituendogli concordia e fiducia nel futuro, costruttore di ponti (sullo stretto) anziché di muri, sempre pronto a entrare nel merito, senza mettervi mai piede. Immortalare le sembianze di tanto uomo, così schivo è stata una fatica improba per Mannelli, che sulla prima pagina del Fatto, ha dovuto più volte ritrarlo in compagnia o meno del suo elevato entourage. Proprio da questo lavoro sono state tratte le stampe d’arte, tirate in unica copia dai file originali sotto la supervisione dell’autore, su carta pregiata e con inchiostri particolari e che verranno battute in un’asta a partire da 20 euro, se vince il sì, o di 40 in caso contrario (dio non voglia!)

RICCARDO MANNELLI
In attesa del pediluvio: Renzi & C. nei “fuorigioco”
su Il Fatto Quotidiano
a cura di Fabio Norcini
Salone Rosai, Via Toscanella 18 Firenze
Inaugurazione venerdì 2 dicembre 2016, ore 18.30
visitabile su prenotazione, tel. 055- 285488
Asta delle opere in mostra lun. 5 dicembre ore 19 (potrebbe essere presente l’autore)
Dal 10 al 23 dicembre riprende la mostra di GIORGIO CHIESI

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