Difesa europea, Mogherini parla alle sedie

 

“Non è più il momento di riflessioni teoriche o astratte sulla Difesa europea”. Con queste parole l’Alto Rappresentante Europeo per la Politica Estera Federica Mogherini ha dato il là al vertice di Bruxelles che ha riunito i Ministro degli Esteri e della Difesa dei Paesi membri. Un piano, quello presentato da Mogherini, che non prevede l’unanimità dei Ventotto e che rende operativa la possibilità, prevista dai Trattati e mai utilizzata, della cooperazione rafforzata nel campo della Difesa comune.

Federica Mogherini, responsabile della diplomazia europea: “Non riguarda la creazione di un esercito europeo, nè di un quartier generale per le operazioni di difesa del territorio europeo. Per questo c‘è la Nato per coloro che ne fanno parte e altri hanno competenza con i rispettivi eserciti nazionali. Non si tratta lo ripeto di mettersi in competizione o di fare un doppione della Nato” ha spiegato Mogherini.

Nonostante le parole di Mogherini, le due leve che riportano all’attualità più scottante il tema della Difesa europea sono da un lato la Brexit e dall’altro l’elezione di Donald Trump. Il neo-eletto Presidente statunitense ha evocato a più riprese il possibile disimpegno degli Usa dall’Alleanza Atlantica, impegno che, nelle intenzioni della nuova amministrazione, potrebbe essere condizionato ad un maggior contributo da parte degli alleati. EURONEWS

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