Striscione a Prato: “La scelta spetta al popolo, non al prefetto”

 

La scelta spetta al popolo, non al prefetto. Prato come Gorino

L’ITALIA s’è desta? VEDREMO..
Ma intanto qualcosa di NUOVO si inizia ad intravedere.

prato-striscione-prefettura

E’ ormai abitudine di tutti i giorni assistere a scontri verbali sempre più frequenti fra cittadini, alcuni “coraggiosi” sindaci e prefetti sulla questione degli immigrati da ridistribuire nei vari comuni. Sembra davvero che lo Stato abbia soltanto a cuore persone provenienti da altre Nazioni, senza curarsi minimamente di garantire Legalità e Giustizia Sociale verso quegli Italiani che da sempre popolano certi territori.

In questi primi dieci mesi dell’anno, abbiamo già superato i 153mila arrivi, il 10% in più rispetto allo stesso periodo del 2015. TRISTEMENTE ci apprestiamo a superare il record in negativo del 2014, quando gli immigrati furono 170mila.

Se pensiamo che poi solo un sedicente profugo su venti riceverà lo status di rifugiato, questa situazione fa presagire niente di buono. Gli altri IMMIGRATI, invece diventeranno CLANDESTINI a tutti gli effetti, liberi di vagare FUORILEGGE per tutto il territorio nazionale fino a che non verrà creato un efficace sistema di RIMPATRIO in Italia.

Cosa dovremo aspettarci di BUONO da questa situazione CAOTICA?
La GRANDE SOSTITUZIONE sta procedendo a gonfie vele, cosa invece però sta cambiando nel Popolo Italiano?

FINALMENTE abbiamo visto una SANA SCINTILLA di ORGOGLIO proprio in questi giorni a Gorino, piccolo comune in provincia di Ferrara, dove i cittadini ormai stufi di tale INVASIONE, sono scesi TUTTI INSIEME nelle STRADE facendo le BARRICATE, ed hanno vinto tra l’altro, contro l’ingiusto arrivo in un Ostello a spese dello Stato Italiano, di una ventina di clandestini provenienti da paesi in cui non esiste guerra come Nigeria e Costa d’Avorio.

Da questo episodio ne è uscito un segnale chiaro e netto.. IL POPOLO è pronto a fare le BARRICATE contro questo GOVERNO NEMICO!

La situazione ormai è SATURA, già tempo fa avevamo assistito ad alcuni avvertimenti di rivolta popolare come quella dei cittadini di Quinto di Treviso, dove un gruppo di cittadini si introdusse negli appartamenti destinati ai profughi e li svuotò di tutto quello che c’era dentro per poi incendiarlo in strada.
Il prefetto in quel caso, secondo il Governo, non fu abbastanza rigido nel punire i rivoltosi italiani e per questo fu poi rimosso su richiesta da Renzi, cosa che invece non successe a Casale San Nicola, a nord di Roma, dove proprio il prefetto impose la linea dura, facendo manganellare gli italiani che protestavano contro l’arrivo degli immigrati e imponendo con la forza i richiedenti asilo in una struttura palesemente non idonea.

Si evince da tali episodi che i PREFETTI sono diventati Sceriffi del Governo Renzi contro il popolo Italiano.

Eppure le ragioni di questo malcontento generale sono abbastanza chiare. Basta fare un giro nelle nostre periferie e nelle nostre città, e ci rendiamo subito conto di cosa veramente si nasconde sotto questo traffico di immigrati. Le innumerevoli Cooperative Rosse e associazioni come Caritas o altri loschi soggetti, sono da tanto i prim’attori di tale commedia ed hanno soltanto priorità verso quegli immigrati, definiti tra l’altro da Buzzi (Mafia Capitale) più redditizi del business della Droga. Nessuno di loro però, può contraddire il fatto che una parte del fenomeno migratorio abbia portato negli anni sul territorio italiano un aumento di delinquenza, guerra tra poveri, criminalità e degrado a livelli esponenziali e l’arrivo ingiustificato di altre persone sopratutto clandestini non aiuta senz’altro l’integrazione di tali persone anzi con questa crisi economica si creano ben altre prospettive..

Un esempio classico? PRATO la nostra città.. Ve la ricordate quanto era bella anni fa? Zone franche come il Serraglio o Piazza Mercatale non esistevano e i cittadini pratesi vivevano la loro vita senza dover temere di sentirsi in pericolo ogni giorno nella propria città. Persino il mondo del lavoro è stato distrutto dall’afflusso di centinaia di migliaia di persone disposte a lavorare per pochi spiccioli e ben oltre le 8 ore giornaliere rappresentando una bomba sociale per i Pratesi e non solo, costretti a competere con Pachistani, Cinesi, Africani ecc. per un posto di lavoro. Possiamo intravedere benissimo gli interessi dei grandi gruppi multinazionali che attraverso tale fenomeno ottengono un vasto “esercito industriale di riserva” considerato già da Marx durante l’Ottocento come condizione necessaria per la proliferazione del capitalismo.

E’ notizia recente che il Governo RENZI sta battendo cassa all’Unione Europea per poter continuare a pagare tutto questo meccanismo “mafioso” come se la legge fosse sospesa, i confini aboliti e lo Stato avesse perso la sua autorità, a favore di questa ingiusta ma “redditizia” invasione.

ETRURIA 14 PRATO crede sia giunta l’ora di porre fine a questa tratta umana di clandestini per il beneficio economico di pochi soggetti.

Basta sbarchi, vanno protetti i nostri confini, la Marina Militare deve evitare tutto ciò e non esser più “scafista legalizzata” di tale situazione.

Pensiamo sia PRIORITA’ ASSOLUTA che la nostra Nazione, metta in pratica nel più breve tempo possibile, un sistema di RIMPATRI efficace verso chi non ha assolutamente diritto a stare in questo territorio altrimenti Prato come Gorino o come altri, sarà pronta a far le barricate per difendere gli interessi del popolo Italiano e sopratutto Pratese.

Dobbiamo tutelare la legge che deve garantire sicurezza e giustizia sociale per i propri cittadini, non si può tollerare più questa insulsa pagliacciata.
I nostri soldi devono essere spesi a sostegno dei nostri POVERI e per migliorare i SERVIZI PUBBLICI sopratutto per una questione di giustizia verso coloro che davvero contribuiscono al benessere di questo Stato, pagandone tasse ed imposte ogni anno, assolutamente non vogliamo più veder pagato a questi “sedicenti profughi” vitto e alloggio in Resort e Residence, chi non ha davvero il diritto ad essere aiutato da parte di questa Nazione deve essere rispedito al paese di origine.

E’ ora di riprenderci la nostra SOVRANITA’, è ora di tornare ad essere padroni dei propri CONFINI!

ETRURIA 14 PRATO

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2 thoughts on “Striscione a Prato: “La scelta spetta al popolo, non al prefetto”

  1. Finalmente riconosco i Cittadini di Prato che iniziano a farsi rispettare come giusto che lo siano rispettati perchè lo meritano.

  2. Dovrebbe bastare il titolo. Se qualunque governo pretendesse di cambiare la consistenza del popolo inserendovi a forza moltitudini di stranieri sarebbe de facto nemico del popolo stesso. Art.1 della Costituzione: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
    Cambiare la consistenza del popolo è quindi Alto Tradimento. Se le forme e i limiti della costituzione dovessero consentirlo, tutta la democrazia sarebbe una finzione. Ergo: se non si tratta di Alto Tradimento significa che si è sotto dittatura. Non ho notizia di alcun tiranno che sia stato abbattuto con la non-violenza. Ma il vero nemico è il tempo.

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