Lettera Aperta agli ex Direttore Generale e Vice Direttore Generale di Banca Commerciale Sammarinese

 

Lettera Aperta agli ex Direttore Generale e Vice Direttore Generale di Banca Commerciale Sammarinese Valerio Benvenuto e Paolo Droghini:

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Egregi Dott. Benvenuto e Dott. Droghini, sono Rocco Luglio, direttore di Segreti di Banca.

Poiché non sono riuscito a comunicare con voi e non mi avete risposto nemmeno ai quesiti inoltrativi tramite posta privata su Social network, vi pongo qualche domanda in merito a quanto accaduto in Banca Commerciale Sammarinese direttamente dalle pagine di chi vorrà pubblicarle.

Dunque:
– Considerato che qualche anno fa (a quanto pare) lei, Benvenuto pare abbia sventolato in faccia a chi le chiedeva lumi sulla sottrazione del proprio capitale da parte di BCS e negava le irregolarità di quanto commesso sempre da BCS una pseudo delega sprovvista di ogni crisma di legalità .
– Considerato che lei, benvenuto, asserì davanti a due testimoni (uno avvocato del foro di Roma) che della cliente dal punto di vista umano a lei non poteva fregargliene di meno (tant’è vero che l’ha lasciata sul lastrico nonostante lei sapesse tutto o per lo meno come vedremo potesse sapere in maniera immediata) e continuò ad asserire che quel “pezzo di cartaccia” che a suo avviso poteva essere definita delega (ovviamente solo per lei, colpevole quantomeno di negligenza o in malafede potendo conoscere con un clic, quanto realmente presente nei registri e nel “sistema informatico” ), esservi sufficiente per non far “restituire” quanto dovuto e sottratto, lasciando così per sette anni la cliente sul lastrico con quanto comporta sotto TUTTI i punti di vista (diritti umani in primis)
– Considerato inoltre che invece del dovuto avete proposto la chiusura di un fido inesistente (e questa cosa sarà: tentata truffa, tentata estorsione? Fate un po’ voi).

– Considerato che qualche anno fa (a quanto pare) lei, Droghini, negò addirittura un incontro nel suo ufficio a chi le chiedeva lumi sulla sottrazione del capitale di una cliente da parte di BCS e negava le irregolarità di quanto commesso sempre da BCS, spingendo verso l’uscita l’incaricato della titolare del conto coadiuvato dalla Dott.ssa Belluzzi sbraitando “lei non si rende conto sella gravità di quanto sta dicendo!”.
– Considerato che sempre lei, Droghini, asserì telefonicamente davanti testimoni che assolutamente non esistevano irregolarità in merito alla sparizione di 1.100.000 euro (tanti da lasciare, come detto, la cliente sul lastrico nonostante lei sapesse tutto e potesse verificare tutto con un semplice clic):

– Considerato che lei dichiarò di aver agito in base a delega (che quindi esisteva ed era regolare solo per lei, ovviamente in malafede, conoscendo o potendo conoscere bene quanto nei registri e nel “sistema informatico”).

– Considerato inoltre che invece di restituire il dovuto pare abbiate richiesto sia come BCS che come Asset la chiusura di fido inesistente (applicando addirittura interessi!!!) oltre ad averne aperto uno ulteriore da quasi mezzo milione di euro all’insaputa della cliente, probabilmente e verosimilmente per ripianare quanto creato con le sottrazioni.

– Considerato come lei, Droghini, sia stato colui che materialmente ha dato esecuzione agli ordini (o comunque era il responsabile dell’ufficio che ne ha data esecuzione), che ha negato ogni addebito sin dalla prima telefonata (Davidson) e dalle prime e-mail, che è stato l’unico referente nella questione insieme all’avv Paola Belluzzi ed che sempre lei è stato colui che ha autorizzato la consegna di documentazione (come sappiamo fasulla o mai registrata ufficialmente) alla cliente e a BCSM,
– Considerato che sempre lei, Droghini, è colui che ha autorizzato i viaggi dei titoli per il mondo o comunque era responsabile di quanto effettuato dal proprio ufficio.

Considerato che lei, Droghini, pare essere colui che anche in Asset ha continuato a negare e che pare abbia anche mentito in memoria difensiva (vedi foto in allegato), ovvero considerato che lei parrebbe essere uno dei maggiori responsabili insieme a Benvenuto, Crosara ed Ercolani.

Domando:

Visto che quanto ormai già scoperto dagli inquirenti, e già palesato ai giudici, che parrebbe suonare grossomodo così:
“Operazione di affidamento a favore XXXXXXXXXXXXXXX e applicazione di commissioni per massimo scoperto:
Si conferma che non è stata rinvenuta documentazione relativa alla richiesta e/o pratica di fido a nome XXXXXXXXXXX (facilitazione di euro 400.000 inserita e convalidata sul sistema informativo in data 21/07/2015).
L’affidamento erogato non risulta iscritto neppure sull’ulteriore libro fidi esaminato e denominato “libro fidi delibere nell’ambito delle deleghe conferite”.
(…)
Si richiama quanto già anticipato nella nostra precedente e si forniscono i seguenti ulteriori elementi: a) sul sistema informatico NON RISULTANO deleghe a favore di QQQQQQQ.“

Senza contare tra l’altro quanto pare vi siate detti nel CdA dopo l’incontro con i rappresentanti della cliente a cui BCS sottrasse 1.100.000 euro che pare suoni così:
“Il Responsabile Settore Crediti informa il Consiglio della contabilizzazione a sofferenza della posizione XXXXXXXX. Si tratta di nominativo in rapporto con il nostro istituto da maggio 2005 (sportello di Dogana, Titolare l’ex dipendente ccccccc).
XXXXXXXX canalizzò presso la nostra Banca circa 1,5 milioni rivenienti dalla vendita di un immobile. (…)
XXXXXXXX non ha patrimonio ed il fido non è assistito da garanzie esterne.
Complessivamente l’aspetto contrattuale appare purtroppo carente (assenza di date, moduli formati in bianco, il fido in conto corrente non è formalizzato da alcun contratto)(…).

E tralasciando le testimonianze già rese dal Presidente dl quel CdA, da un Sindaco revisore e da un Consigliere (che in buona sostanza confermano quanto riportatovi) e senza contare cosa, tra l’altro a quanto pare, vi siete detti nel CdA dopo l’incontro con i rappresentanti della cliente a cui BCS sottrasse 1.100.000 euro che parrebbe suonare così:
“Il Responsabile Settore Crediti informa il Consiglio della contabilizzazione a sofferenza della posizione XXXXXXXX. Si tratta di nominativo in rapporto con il nostro istituto da maggio 2005 (sportello di Dogana, Titolare l’ex dipendente ccccccc).
XXXXXXXX canalizzò presso la nostra Banca circa 1,5 milioni rivenienti dalla vendita di un immobile. (…)
XXXXXXXX non ha patrimonio ed il fido non è assistito da garanzie esterne.
Complessivamente l’aspetto contrattuale appare purtroppo carente (assenza di date, moduli formati in bianco, il fido in conto corrente non è formalizzato da alcun contratto)(…).

se abbiate qualcosa da dichiarare prima che tutto arrivi anche agli inquirenti italiani e non solo sammarinesi.

O forse preferite fare come il Presidente di Asset Ercolani che, nonostante la sua banca pare essere responsabile, se non altro di TUTTO quanto accaduto DOPO l’acquisizione di BCS (ma lo voglia far pagare comunque alla Repubblica di san Marino in base a un accordo fatto al momento dell’assorbimento), compresa la nomina sua Droghini a Direttore Generale (alla faccia di quanto verificabile al momento dell’acquisizione con unsemplice clic sul computer) e nonostante assieme ai suoi CdA pare essere responsabile per la gravissima mancata segnalazione della cosa a BCSM come del resto lei Benvenuto (visto e considerato quanto dice l’Antiriciclaggio ed Antiterrorismo e come frullavano quei titoli da un Paese all’altro: Lussemburgo, Isole Vergini e Gibilterra senza alcuna autorizzazione da parte del cliente), il quale si rifiutò di rispondere alle croniste de Il Fatto Quotidiano e, non pago le minacciò di azioni penali nonostante sia verosimile che fosse sicuramente a conoscenza della verità visto il suo incarico?
Qualche dichiarazione in merito quindi?

Rocco Luglio
segretidibanca.wordpress.com

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