Roma, vietata manifestazione davanti all’ambasciata turca

 

Questura asservita agli ordini del sultano turco?

In Italia ci dovrebbe essere ancora, o almeno così si spera, un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione: quello di manifestare; che però non viene applicato davanti all’ambasciata turca. La Turchia, anche in Italia, gode del privilegio di tenere lontano ogni dissenso.

La manifestazione promossa il 14 settembre dalla Federazione nazionale della Stampa contro gli arresti di giornalisti, scrittori e intellettuali – indetta per diffondere l’appello lanciato su Repubblica da Orhan Pamuk – è stata infatti obbligata dalla questura a fermarsi a più di cinquecento metri dalla rappresentanza turca: relegata su un’altra via, praticamente in mezzo al traffico.

Chiederò al ministero degli Interni se l’ambasciata turca sia l’unica off limits: non è tollerabile che sia l’unica ambasciata dove non si possa manifestare civilmente il proprio dissenso“, ha detto il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti: “A questo punto ci domandiamo se i principi di Erdogan si applicano anche in Italia“.

 

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