Vertice di Bratislava: “affrontare le forze estremiste e populiste”

 

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BRATISLAVA, 16 SET – “Sebbene un paese abbia deciso di lasciarla, l’Unione europea resta indispensabile per il resto di noi”. Si legge nella ‘Dichiarazione di Bratislava’, documento finale del vertice. “La Ue non è perfetta ma è il miglior strumento” davanti alle nuove sfide. I 27 affermano che “abbiamo bisogno di migliorare le comunicazioni tra noi, stati membri, con le istituzioni europee, ma ancora di più con i cittadini” e “focalizzarsi” sulle loro attese “con coraggio per affrontare le soluzioni semplicistiche delle forze estremiste e populiste“.

Quello di Bratislava è “uno spirito di cooperazione” europea: lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente francese Francois Hollande al termine del vertice informale Ue di Bratislava. C’è stata intesa che “dobbiamo concordare un’agenda, avere un piano di lavoro”, ha affermato Merkel, mentre Hollande ha sottolineato che “la sicurezza è prima di tutto la protezione delle frontiere”.

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“Il vertice di Bratislava ha visto alcuni passi avanti ma ancora è lontano” dalle sfide che l’Ue deve affrontare dopo la Brexit. Lo ha detto il premier Matteo Renzi al termine del vertice Ue di Bratislava, che ha aggiunto: “Non sono soddisfatto delle conclusioni” del vertice “su crescita e immigrazione”. Per questo “non posso fare una conferenza stampa con Merkel e Hollande non condividendo le conclusioni come loro. Non è un fatto polemico”, ha assicurato il premier, commentando la conferenza stampa congiunta del presidente francese e della cancelliera tedesca.

In particolare, ha sottolineato, “definire il documento sui migranti di oggi un passo avanti richiede della fantasia” degna dei “funamboli da vocabolario. Si sono ridette le solite cose“.

Intanto il gruppo di Visegrad – con Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia ha presentato al vertice di Bratislava un documento in cui presenta la ‘sua’ roadmap per l’Unione europea in cui tra le altre cose vorrebbe introdurre il concetto di “solidarietà flessibile” nelle politiche dell’immigrazione, per riaffermare la possibilità che ogni paese contribuisca “tenendo conto di esperienze e potenziale” e chiede che “ogni meccanismo di redistribuzione sia volontario”. Inoltre chiede di “mettere in atto senza ritardo” la Strategia Globale presentata da Federica Mogherini a luglio per la sicurezza e la difesa “in modo di mettere in atto in modo funzionale gli elementi chiave”.

Sei i capitoli del documento, dedicati a: “lancio del processo di Bratislava”, “rafforzamento della legittimità democratica” (in cui si chiede di “mantenere l’equilibrio istituzionale” nella Ue “come scritto nei Trattati”, ma anche di “rafforzare il ruolo dei Parlamenti nazionali”), “valore della diversità” (per chiedere sostanzialmente parità di trattamento tra grandi e piccoli, vecchi e nuovi membri del ‘club’ Ue), “sicurezza” (avallando di fatto le proposte della Commissione per il controllo delle frontiere esterne, oltre all’ok per la difesa comune), “immigrazione” (con anche il sostegno alla messa in atto dei ‘migration compact’) e “mercato unico”. In quest’ultimo capitolo i quattro si dicono “in prima linea tra i supporter dell’integrazione europea”.(ANSA).

 

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