Milano: Sala ospita i clandestini nella caserma Montello

Milano, 11 ago. – Nell’arco di due-tre mesi la caserma Montello di Milano sarà pronta per ospitare i migranti che arriveranno in città. L’annuncio è arrivato dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine di un incontro con il prefetto, Alessandro Marangoni, sulla questione migranti.

“Lo scopo dell’incontro era quello di verificare la sostenibilità tecnica dell’operazione Montello – ha detto lasciando palazzo Diotti – il prefetto mi ha rassicurato sul fatto che si può fare in un tempo sufficientemente rapido, 2-3 mesi, e che ciò non bloccherà il progetto sulla Montello e quindi la Cattolica potrà cominciare nei tempi previsti la costruzione del suo campus”.

La caserma Montello conta uno spazio di oltre 70mila metri quadri nei pressi di corso Sempione a Milano. Il sindaco è apparso soddisfatto di quella che definisce una risposta strutturale. “Questa è una buona soluzione – ha osservato – che permette di avere davanti un lasso di tempo sufficiente in modo da non avere la preoccupazione mese per mese o addirittura settimana per settimana”. Ancora nessuna indicazione, però, sul numero dei migranti che la struttura potrà ospitare.

Ai migranti la caserma Montello. Ma i soldati devono sloggiare

“Fra 2-3 mesi – ha ribadito – potranno entrare, stiamo verificando tutti gli aspetti tecnici, il prefetto ha assicurato che il piano è sostenibile”. Di sicuro non verranno allestite delle tende nella caserma perchè “ci sono spazi adatti”.Nel frattempo se dovessero esserci altri arrivi “li gestiremo come li stiamo gestendo ora, un po’ alla volta. Abbiamo detto che rispetto a dove oggi ci sono già tende possiamo aggiungerne una cinquantina e sarà una attività del giorno per giorno – ha argomentato – ma la soluzione Montello è una soluzione strutturale ed è quello che andavamo cercando. Qui non stiamo a prenderci dei meriti. Questa soluzione permette di fare una accoglienza degna ai migranti e di dire ai milanesi che avremo una soluzione per cui i migranti non staranno in giro per le strade ma in un luogo sicuro”. (askanews)