Sbarca profugo affetto da meningite, allarme tra gli agenti

 

sbarchiAdesso ci mancava pure la meningite. Non è difficile credere che insieme a morte e disperazione, sui barconi della speranza provenienti dall’Africa del Nord, che in questi giorni puntano la loro prua verso la Sicilia, ci sia anche un bel carico di malattie infettive.

È già successo che ci fossero casi di scabbia, tubercolosi e malaria. Ora un’altra novità: meningite. Uno dei circa 600 migranti sbarcati a Catania il 30 luglio si trova oggi ricoverato nel reparto malattie infettive dell’ospedale di Cremona, affetto da una sospetta meningite meningococcica

.A lanciare l’allarme per le sorti dei poliziotti coinvolti nelle operazioni di sbarco, il sindacato autonomo di Polizia (Sap) e il sindacato italiano unitario lavoratori di Polizia (Siulp) che hanno scritto al questore di Catania esprimendo timore per l’incolumità degli agenti e dei cittadini che possano essere venuti a contatto con i migranti. Due dei sei profughi arrivati domenica 31 luglio al centro sportivo Guerra di Martignana Po, nel Cremonese, avevano accusato dolori alla testa e sono stati ricoverati. Pure il sindaco di Martignana Po che era andato ad accoglierli al loro arrivo e alla mattina, per portare qualcosa, è stato sottoposto a profilassi.

Il Siulp punta il dito contro la «tardiva comunicazione fatta dalla questura», nella quale si allega una nota dell’Asp Catania che indica «quali siano i soggetti da considerarsi a rischio infezione». Il Siulp chiede al questore che vengano sospesi «gli sbarchi di immigrati su Catania sino a quando non si troveranno locali idonei per svolgere le operazioni inerenti l’identificazione e il fotosegnalamento».

Il segretario provinciale del Sap, Giuseppe Coco, invece, lamenta i ritardi nella comunicazione agli agenti coinvolti nelle operazioni di sbarco: «Il malato è sbarcato il 30 luglio, la malattia diagnosticata il 2 agosto, gli agenti avvisati solo nel pomeriggio del 4 agosto – attacca Coco – ma nel frattempo che rischi si sono corsi? – chiede il Sap – La profilassi deve estendersi anche ai conviventi degli agenti coinvolti? E ai colleghi a stretto contatto con gli agenti impegnati nello sbarco? Gli antibiotici sono già disponibili?». […]  IL GIORNALE

 

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