Terrorismo, “la causa è l’islam radicale, non la depressione”

 

Il Vicesegretario ed eurodeputato della Lega Nord: “Nonostante attentati, morti e terrore, in Occidente molti opinion maker e determinate aree politiche minimizzano e non vogliono chiamare le cose con il loro nome“.

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Bruxelles 25 luglio 2016 – Il Vicesegretario della Lega Nord ed europarlamentare della Lega Nord Lorenzo Fontana torna a parlare di terrorismo: “Molti in Occidente ancora non vogliono capire, o fingono di non capire. Tanti opinion maker e determinate aree politiche parlano di depressione degli attentatori come causa degli attentati. Ma la causa principale non è lo stato psicologico di chi spara o si fa esplodere, ma l’estremismo islamico, che miete consensi e attrae sempre più immigrati, siano essi di prima, seconda o terza generazione, siano essi profughi o presunti tali, residenti o addirittura cittadini. La soluzione? Nel breve, anzi immediato periodo occorrono controlli più stringenti nei confronti di quelle persone che possono destare anche il minimo sospetto, sulle loro attività e sui loro luoghi di ritrovo; nel medio e lungo periodo bisogna ridefinire radicalmente il modello di integrazione che si vuole, dacché quello lascivo di questi decenni si è rivelato fallimentare”.

 

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