Nigeriano ucciso, la Kyenge attacca: “Certi politici alimentano il razzismo”

 

“Quello che è successo a Fermo non è un caso isolato. Certo ha assunto risalto per il tragico, drammatico, epilogo. Ma ci sono tanti episodi simili a questo che rimangono nell’invisibilità”. Inizia così l’intervista alla Stampa di Cecile Kyenge, che non manca di dire la sua sulla triste vicenda di Fermo, dove un migrante ha perso la vita dopo essere stato colpito da un ultrà locale.

Cecile-Kyenge

Secondo l’ex ministro dell’integrazione, il caso di Fermo non è isolato. È il più tragico, certo, ma “ci sono molti episodi, meno tragici, ma che non vengono alla cronaca perché le vittime non denunciano. Tanti hanno paura di subire ritorsioni”.

Poi, pesando bene le parole e senza citare direttamente la Lega Nord e Salvini, la Kyenge attacca quei politici che parlano “senza prendersi carico delle parole che pronuncia, dimenticandosi che le parole sono importanti”.

“I politici che pronunciano frasi che incitano al razzismo – aggiunge l’ex ministro – hanno un effetto devastante nella società. Magari non se ne rendono conto, ma hanno degli effetti sulle persone, sui loro discorsi in casa, in famiglia, con gli amici…”. il giornale

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Nigeriano ucciso, la versione della testimone: “L’italiano era stato assalito da vittima”

“Purtroppo ho assistito alla scena ed ho visto che il giovane fermano, prima di sferrare il pugno, è stato letteralmente assalito dalla vittima e da sua moglie. Lo hanno picchiato per quattro o cinque minuti e lo hanno colpito anche con il palo di un segnale stradale “.

A parlare, secondo quanto rivela ‘Il Resto del Carlino‘, è Pisana Bachetti, la donna di Fermo che per prima ha avvisato la polizia e che ha assistito alla tragedia consumatasi martedì pomeriggio. “Ero presente – aggiunge la donna che ha raccontato quanto accaduto anche agli inquirenti – e voglio precisare che quel povero ragazzo nigeriano, prima di cadere a terra per un pugno subìto, si è reso protagonista di un vero e proprio pestaggio del 39enne fermano. Per quattro o cinque minuti è stato attaccato simultaneamente dal giovane di colore e da sua moglie. Lui (Emmanuel, ndr) addirittura lo ha colpito con un segnale stradale trovato nei pressi facendolo cadere a terra e poi hanno continuato a picchiarlo”.

“Quando ho visto quella scena, ho chiamato la polizia perché temevo per l’incolumità del 39enne fermano, che ha reagito con un colpo, purtroppo per la vittima, ben assestato – continua – Qualcuno ha cercato di intervenire, ma è stato preso a scarpate dalla moglie del giovane di colore. Casualmente sono giunti sul posto gli agenti delle polizia municipale perché, nel frattempo, la moglie di Emmanuel aveva fatto una telefonata ed erano arrivati una quindicina di nigeriani pronti ad entrare in azione”.

La donna ancora sconvolta, si legge su ‘Il Resto del Carlino’, conclude con una considerazione personale: “Poi diventa facile parlare di razzismo, ma dovevate esserci per capire la furia dell’aggressione a danni di quel fermano.”

 

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2 thoughts on “Nigeriano ucciso, la Kyenge attacca: “Certi politici alimentano il razzismo”

  1. Dai primi trapelamenti dovrebbe trattarsi di legittima difesa,si vedrà al processo(spero);ma questo italiano-senza dubbio non esattamente uno stinco di santo-E’STATO GIA’ CONDANNATO SOLO PERCHE’ ITALIANO;FOSSE SUCCESSO IL CONTRARIO,NESSUNO AVREBBE MAI ACCUSATO L’AFRICANO DI RAZZISMO!

  2. …è vero: politicanti come la Kyenge alimentano il razzismo degli immigrati verso gl’italiani.

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