Strage Orlando, Arcigay: odio per un simbolo di libertà

FOTO REUTERS
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BOLOGNA, 12 GIU – “Che si sia trattato di attacco terroristico o di crimine d’odio, la comunità lgbt ricorre come bersaglio esplicito di entrambi i fenomeni: essa viene colpita in quanto destinataria di un odio particolare o perché, come in altri fatti analoghi, rappresentativa dell’esercizio della libertà, in un luogo di divertimento”.

Così Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay commenta la strage di Orlando. “Esprimiamo innanzitutto la nostra vicinanza alla comunità lgbt, colpita da questo attacco, ai familiari e alle persone vicine alle numerosissime vittime”. E poi, aggiunge (senza mai nominare l’islam, per carità!), qualsiasi sia la motivazione che ha spinto il killer “in entrambi i casi, si colpisce al cuore una comunità che ha fatto della visibilità e del contrasto alla paura una battaglia quotidiana”.

Già ieri sera, assieme ad altre associazioni, Arcigay ha organizzato un presidio nella Gay Street di Roma per ricordare le vittime della strage. Oggi altri due presidi ricorderanno le vittime a Milano e a Napoli.

Intanto ecco che cosa s’insegna nella moschea di Orlando: “I gay devono morire”. Ma Arcigay si rifiuta di guardare in faccia la realtà e di chiamare le cose con il loro nome e cioé OMOFOBIA ISLAMICA

Il video è online dal 6 aprile 2016. Nel Husseini Islamic Center, lo studioso islamico Farrokh Sekaleshfar dice che bisogna dare agli omosessuali una morte pietosa. “Dobbiamo avere compassione per le persone, con gli omosessuali è la stessa cosa, per compassione, cerchiamo di sbarazzarsi di loro ora.”

Chissà se questa specie di orrido “luogo di culto” di una religione moderata e tollerante è stato chiuso.

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2 thoughts on “Strage Orlando, Arcigay: odio per un simbolo di libertà

  1. Io non entro in merito “mi sun piccolo gnurant”
    Nella Bibbia ; i paesi: Sadoma – Gamorra… Un fulmine dal cielo Mandato da DIO li distrusse. “COME MAI”-?

  2. Tutto ciò è il prosiequo di una campagna di odio delle diversità, avviata dalla CIA l’11 settembre 2001, con l’attacco alle Torri Gemelle di New York.

    Queste arringhe imamiane e con esse i mercenari degli attentati alle diversità etniche e religiose, spesso inseparabili, fanno parte della strategia della tensione degli eterofobi massoni della casta anglo-sionista-Americana.

    Si tratta di TERRORISMO etnico. ER’ una campagna senza fine che vuole sollevare attraverso i raid della rivendicazione islamica, l’odio delle diversità, perché diventi uno slogan politico capace di accendere e supportare strategie divisioniste e destabilizzaive di intere regioni. E il Medioriente ne è il caso attuale più lampante, dove il regime del partito Bath alawita di Assad era riuscito a conquistare alla convivenza civile circa 200 etnie in Siria.

    Naturalmente questo non poteva esser permesso dalla casta massonica di cui sopra, che ha pensato bene di scatenare una guerra infinita contro Assad, sulla falsariga delle precedenti guerre contro Gheddafi e Saddam, per impedire la stabilità mediorientale e poter procedere poi al suo smembramento e completare in quell’area Caucaso-Caspica, l’accerchiamento dell’odiata Russia, a scendere ad est dall’Europa orientale, e alla colonizzazione di un Medioriente “balcanizzato”.

    La strage di gay ad Orlando, da parte di un kamikaze, sacrificato ai paradisi di Allah, e magari al sostentamento della propria famiglia, con il pegno della propria vita, è certamente una testimonianza ancora, che va ad aggiungersi a tante altre che segnano la via dell’odio di una campagna eterofoba dei mondialisti massonici!

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