Il Guardian elogia i politici italiani. E’ il bacio della morte?

 

Londra – Il pragmatismo e la relativa stabilita’ potrebbero garantire all’Italia un ruolo da leader nel rilancio dell’Europa: lo scrive a sorpresa il Guardian, quotidiano britannico, nella piu’ grande apertura di credito verso Roma arrivata dalla stampa internazionale negli ultimi tempi.

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In un articolo a firma dell’economista e giornalista Anatole Kaletsky, che sottolinea come l’Italia possa in definitiva essere il ‘saggio’ di turno nella guida del ‘Progetto Europa’ contro una Germania di Angela Merkel che finora si e’ dimostrata troppo rigida e burocratizzata, il quotidiano progressista inglese chiama a raccolta i leader europei di fronte all’esempio in arrivo dall’esecutivo guidato da Matteo Renzi. Sottolineando anche il buon operato di un altro italiano, Mario Draghi, alla guida della Banca centrale europea, e’ soprattutto per il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e per quello degli Esteri, Paolo Gentiloni, ccu il Guardian riserva le parole piu’ di riguardo.

“Nei consigli europei e anche alla riunione del Fondo monetario internazionale di questo mese a Washington – scrive il quotidiano – Pier Carlo Padoan ha presentato le soluzioni per lo stimolo fiscale in modo piu’ forte e coerente di ogni altro leader europeo. Ancora piu’ importante, Padoan ha iniziato a mettere in atto questo stimolo fiscale tagliando le tasse e mantenendo i piani di spesa pubblica, sfidando le richieste tedesche e della Commissione europea di stringere il suo budget”.

Cosi’, per il Guardian, “come risultato la fiducia dei consumatori e delle aziende in Italia sono al massimo livello degli ultimi 15 anni, le condizioni del credito sono migliorate e l’Italia e’ l’unico Paese del G7 per il quale l’Fmi si attende una crescita nel 2016 superiore rispetto a quella del 2015″, seppur non sostenuta. Un approccio appunto pragmatico, che va contro quello tedesco, dove “il rifiuto della Merkel di considerare gli interessi europei se questi minacciano la sua popolarita’ interna e’ diventato un incubo per i leader europei”.

Poi, ancora, a consentire all’Italia di “ristabilire il suo ruolo storico di fonte delle migliori idee europee e di leadership in politica e, sorprendentemente, in economia”, anche l’impegno “negli affari esteri del ministro Paolo Gentiloni, che sta collaborando con Federica Mogherini per creare politiche europee piu’ pragmatiche ed efficaci per risolvere la crisi della Libia e dei rifugiati”. Inoltre, lo sforzo italiano di “riparare le relazioni con la Russia dopo la crisi in Ucraina e di rafforzare la cooperazione sulla Siria”. Il tutto, chiaramente, coordinato da Renzi, che persegue “la decisione italiana di alzare il suo profilo, giustamente”.

Del resto, “come Renzi ha detto in una recente intervista: ‘Dopo due anni in cui ho ascoltato, adesso io parlo'”. Infine, l’auspicio che l’Italia riesca a riunire “una coalizione di Paesi economicamente progressisti e politicamente pragmatici che possano prevalere sul conservatorismo e sul dogmatismo della Germania”. Per il Guardian l’Italia e’ sulla strada giusta. “Con un po’ di fortuna, una nuova razza di intelligenti e agili leader italiani vincera’ sui dinosauri tedeschi, le cui regole e dottrine sorpassate stanno spingendo l’Unione europea verso l’estinzione”. (AGI)

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