Abderrahim Moutaharrik “Era l’emblema dell’integrazione”

 

Gli inquirenti italiani ritengono che il pugile di origini marocchine arrestato ieri fosse pronto a partire con la Siria, accompagnato da moglie e figli, con l’obiettivo di compiere poi il primo attentato jihadista in Italia, a Roma. Sarebbe stato proprio lui, il 28enne, a doversi far saltare in aria nella città eterna, secondo il piano della cellula sgominata ieri.

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I suoi conoscenti, invece, lo dipingono in tutt’altro modo. “Ma dai! Pensava di farsi saltare in piazza a Roma? E dire che per me lui era l’emblema dell’integrazione” dichiara a La Stampa tale “Lino”, un giovane italiano che frequenta la palestra di Oggiono dove Abderrahim si allenava dal settembre scorso, dopo aver lasciato il Fight Gym Club di Canobbio. “Ma sai che ti dico: per me sta vicenda è tutta uno sbaglio” aggiunge Lino.

Abderrahim Moutaharrik lavorava in una ditta di Valmadrera, in provincia di Lecco, lo stesso paese dove aveva conosciuto la donna che nel 2013 è diventata sua moglie, Salma Benchakri, anche lei finita ieri in manette.

La moglie indossava sempre un vestito lungo, era molto riservata e viveva praticamente chiusa in casa. Insomma, in paese non la conosceva nessuno. Lui, invece, era molto conosciuto, ma nessuno avrebbe mai sospettato che si potesse trattare di un simpatizzante dell’ISIS.

“Lo sa cosa mi aveva detto un anno fa, mentre eravamo a un matrimonio e parlavamo di ISIS?” afferma il datore di lavoro di Abderrahim Moutaharrik, sempre su La Stampa. “Mi ha detto: quante balle hanno per la testa quelli lì. Se pensassero a lavorare invece di far la guerra sarebbe meglio per tutti.”

“Io non so più qual è il vero Abderrahim” conclude il proprietario della fabbrica di macchinari per panetteria.

Moustapha Etteras, presidente del circolo culturale islamico frequentato dal pugile, afferma dal canto suo che Abderrahim non si era mai mostrato molto religioso. “Non veniva spesso” dichiara. “L’ho visto l’ultima volta alla fine del Ramadan o alla festa dell’Agnello. Non era particolarmente fedele.”

Alle preghiere, infine, Abderrahim non partecipava mai. “E neppure sua moglie” precisa Etteras. TICINONEWS

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