Ieri Marco Travaglio ha scritto sul «Fatto» che «Oriana Fallaci, negli ultimi anni della sua vita, si era convinta che il terrorismo si combattesse a suon di bombe, ‘ndo cojo cojo, per esportare la democrazia negli Stati islamici».
Peccato Oriana Fallaci abbia sostenuto più volte il contrario, prima ne «La rabbia, l’orgoglio e il dubbio» (2003) e poi nel libro «Oriana Fallaci intervista sé stessa» (2004).
Citiamo dal primo: «A Bagdad può succedere di tutto. Ma dopo? Che succederà dopo? … Domanda: e se, invece di scoprire la libertà, l’Iraq diventasse un secondo Afghanistan? E se, invece di imparare la democrazia, l’intero Medio Oriente saltasse in aria o il cancro si moltiplicasse? Di paese in paese, con una specie di reazione a catena». Citiamo anche dal secondo: «La democrazia non si può regalare come una stecca di cioccolato». Insomma, Travaglio le spara a casaccio e ‘ndo coje coje. IL GIORNALE
Chi critica senza conoscere, lo fa per invidia professionale. Tanti ritardati mentali rammolliti dal benessere, in Italia, non hanno ancora capito che l’Islam non si integrerà mai, ma si stanno insediando nei territori europei per occuparli e imporre i loro usi e costumi, anche con la violenza. Oriana l’aveva capito. È molto grave se è stata l’unica ad averlo capito.