Roma, utero in affitto: tribunale dei minori affida bimbo a due “padri”

 

utero-in-affittoSentenza storica del tribunale per i minori di Roma che ha riconosciuto una nuova “stepchild adoption” (l’adozione del “figliastro”) nei riguardi di due padri. Il bimbo di uno dei due, concepito in Canada con fecondazione eterologa e vissuto fino ad oggi con la coppia, è stato infatti adottato dal compagno del padre. Le altre richieste finora erano state fatte da coppie di donne.

Il tribunale, per la seconda volta in poche settimane, ha sentenziato che nel superiore interesse del bambino, la cosa migliore era “non spezzare il legame familiare fino ad oggi formatosi”.

Sentenza inappellabile – Il giudice ha ritenuto che l’adozione da parte del compagno del padre biologico, che ha accudito il bambino sin dalla nascita, fosse da far rientrare in quei “casi particolari” già previsti dalla legge sulle adozioni. La sentenza del Tribunale romano è definitiva, perché sono scaduti i termini per l’appello. La notizia è stata divulgata ora proprio perché la sentenza è ormai inappellabile.

Il bimbo adottato ha poco più di tre anni ed è stato concepito con l’utero in affitto a titolo gratuito. I due papà, che in Canada si sono regolarmente sposati, subito dopo la nascita sono rimasti per un paio di mesi in Canada con la madre “surrogata”. Negli anni successivi gli uomini hanno mantenuto i contatti con la donna, permettendo al bambino di andare a trovare la sua mamma.

La coppia di papà sta insieme stabilmente da dodici anni e l’ambiente familiare dei due uomini è molto presente nella vita del bambino, che frequenta l’asilo ed è a conoscenza del modo un cui è nato. tgcom24

 

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