L’Europa non può che essere allarmata da un americano che mostra compiacimento per Mussolini. A scriverlo è il New York Times, in un’editoriale in cui si commenta la scelta di Donald Trump di citare consapevolmente la frase “”Meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora” falsamente attribuita del dittatore fascista.
In realtà, come spesso fanno i democratici anche in Italia, si scrivono fatti senza conoscerli. La frase “incriminata” in fatti, non fu mai pronunciata da Mussolini, ma fu scritta sul muro di una casa a Fagarè (Treviso) il 14 giugno del 1918 da un soldato, Bernardo Vicario, sei ore prima del bombardamento che distrusse il suo battaglione.
“L’Europa, terra in cui il fascismo è nato, guarda con sgomento l’ascesa di Donald Trump”, continua patetico il Times, fantasticando che ci sia grande preoccupazione a Londra, Parigi e Berlino: “L’Europa sa che le democrazie possono collassare”. “Il potere dello Studio Ovale e un temperamento da prepotente possono essere una combinazione esplosiva – si legge ancora – specialmente quando si mostra disprezzo per la stampa, un gusto per la violenza, una costante disumanità, un ego famelico e una spavalderia sopra la legge”.
Go,go Donald;we are all for you!
Mi ha colpito l’ultima frase scritta dal NYT :“Il potere dello … disumanità, un ego famelico e una spavalderia sopra la legge” ma è il ritratto di Obama.