Stakeholders: i Boschi non sono in conflitto di interessi, sono portatori d’interesse!

 

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La Madama Dorètruria figlia del Pier Luigi Boschi (confidenzialmente PLB), dice che è stato soltanto per otto mesi vicepresidente della Banca Etruria? E chi era allora quel PLB, che dall’ aprile 2011 ovvero nei quattro (dicasi quattro) anni precedenti al crac/truffa era però Consigliere di Amministrazione (nella fattispecie Membro prima del Comitato Controllo e Rischi e poi del Comitato esecutivo (..mecojoni!). E chi era quel PLB che due ani dopo, nel 2013, insieme agli altri manager della banca, è stato sanzionato per ben 144mila euro (centoquarantaquattrominaeuro) con l’accusa di “carenze nella gestione e nel controllo del credito”, “violazione delle disposizioni sulla governance”, “violazioni in materia di trasparenza” e altri addebiti non da poco, formulate dagli Ispettori di Bankitalia?

Dunque Madama Dorètruria, la sua corresponsabilità (intendo quella d’issubabbo), insieme agli altri amministratori, nella gestione più che allegra della banca aretina pare bella che acclarata

E chi era quel PLB che nell’Aprile 2014, arriva alla carica di vicepresidente per il triennio 2014-201 , coincidenza vuole, solo due mesi dopo che la su’ figliola Maria Elena, non si capisce come e perché, era diventata addirittura ministro (22 .2. 2014). Ad Arezzo, c’è chi sospetta che la tempistica sia stata tutt’altro che casuale. Qualcuno parla di ‘ombrello renziano’ sulla banca, altre di ‘paracadute’ e altri collegano la nomina a vicepresidente agli interessi del sistema cooperativo, guidato proprio da Boschi senior per sei anni fino al 2010, come presidente di Confcooperative Arezzo. Da notare che mentre Bankitalia chiedeva di rientrare dalle esposizioni a rischio, gli ingenti crediti concessi dalla Banca Etruria alle coop non dovevano essere toccati.

Il babbo della ministra doveva fungere da rappresentante degli interessi di quel mondo che si chiama ‘sistema cooperativo’ all’interno della banca aretina, perciò la nomina a vicepresidente subito dopo l’incarico ministeriale alle figlia. Nostra Signora di Banca Etruria, venendo da #labuonascuolarenziana, come costume dell’apprendista duce, mente quando asserisce in aula, che ‘issubabbo “perde” il proprio incarico per il commissariamento della Banca “voluto dal nostro Governo”. Peccato che la signorina ‘se cade il governo torna a fare l’avvocato’(che non ha mai fatto), omette di dire che sia stato invece richiesto dalla Banca d’Italia (come scritto sopra e dimostrato dai documenti ufficiali). Sottolineo inoltre come la “prima laureata in casa Boschi (110 e lode)”, durante la riunione di Consiglio dei Ministri svoltasi lo scorso 10 settembre dove si votava il testo contenente i mutandoni di lamiera per babbo Boschi, e che è stato approvato come schema di decreto (riscontrabile nel registro delle presenze), alla presenza, anzi, con la partecipazione della ministra Maria Elena Boschi, figlia di PLG, entrambi stakeholders nel decreto in quanto ministra partecipava senza vergogna ai lavori, e non ci è stato MAI dato sapere cosa ella abbia votato, perché quel verbale se non è stato secretato, non è comunque MAI stato reso pubblico.

La cosa che fa rabbia, oltre al danno è la beffa. Si perché se uno ha i peli sul cuore, può anche rubare legalmente i soldi alla povera gente, a quelli che… sfido chiunque di loro a dirmi cosa sono le ‘obbligazioni’, ma dichiarare di non vedere alcun conflitto di interessi in questa maialata ce ne vuole. Ora, da persone normali ci domandiamo: come può non esserci conflitto di interesse nell’essere ministro di uno governo che ha letteralmente salvato una banca dove gli stakeholsers sono lei, ‘issufratello e ‘issubabbo?

di Stefano Davidson

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2 thoughts on “Stakeholders: i Boschi non sono in conflitto di interessi, sono portatori d’interesse!

  1. 1. babbo Boschi è stato eletto dagli azionisti
    2. colpevole di omissione ecc. non vuol dire colpevole del dissesto , lo diranno i magistrati se ha colpe
    3. non esiste alcuno scudo “salva papà” , le 3 parole aggiunte sono sacrosante perché se i creditori avessero conservato l’ azione risarcitoria i creditori ricchi avrebbero messo in pista gli avvocati ed avrebbero spazzolato tutto ; i creditori poveri non potendo pagare gli avvocati sarebbero rimasti a bocca asciutta

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