Renzi invia 450 militari italiani a Mosul, ira del leader sciita iracheno

 

Netto no del leader radicale sciita iracheno, Muqtada al Sadr all’annuncio fatto da Roma dell’invio di 450 soldati italiani per difendere la diga di Mopsul nel Nord del Paese.

Muqtada-al-Sadr

Rispondendo ad una domanda posta da un giornalista dell’emittente locale “Radio Nawa” sulla sua posizione circa l’annuncio del premier Matteo Renzi dell’invio di soldati per la difesa della strageica diga, Muqtada al Sadr prima ha domandato a sua volta al giornalista: “Perchè forse l’Iraq è diventato una terra aperta a chiunque viola le convenzioni e le leggi internazionali?“, per poi aggiungere: “Purtroppo lo ha fatto prima l’America e la sua odiosa coalizione poi la Russia e la Turchia e ora anche l’Italia”.

Iraq, diga Mosul: 450 militari italiani e commessa da 2 miliardi per il gruppo Trevi

Già tra i protagonisti della rivolta contro le truppe americane d’occupazione, il leader radicale sciita ha quindi chiesto al governo di Baghdad di “prendere severe misure per salvaguardare l’indipendenza e la sovranità dell’Iraq” mettendo in guardia di quello che ha definito “l’inizio della fine“.  (askanews)

 


 

ImolaOggi.it è on line dal 1997 senza sponsor, banner pubblicitari o click bait. Da Giugno 2015, per conservare autonomia e indipendenza, c’è bisogno anche del tuo contributo.

IBAN: IT78H0760105138288212688215
oppure fai una donazione con PayPal



SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K