Il terrorismo islamico si è radicato nei Balcani, pericolo grave

“C’è un pericolo, grave e attualissimo – dichiara l’On. Borghezio – rappresentato dal radicamento del terrorismo islamico nei Balcani“.  Lo scrive l’On. Borghezio a margine di un’interrogazione indirizzata all’Alto rappresentante UE per la politica estera, Federica Mogherini.

bosnia-jihad

Borghezio osserva che “secondo stime di esperti in sicurezza, negli ultimi anni nei Balcani si è formata una rete solida di gruppi islamici radicali, soprattutto in Bosnia-Erzegovina, Albania e Kosovo (qui almeno 120 i jihadisti che hanno fatto ritorno dopo aver combattuto dal 2011 nelle file dello Stato islamico in Siria e Iraq).

Il giornale croato “Jutarnji list” sostiene che tra i musulmani del Kosovo e Albania “ce ne sono di molto più radicalizzati che in Bosnia”. Una situazione analoga sarebbe stata riscontrata anche in Macedonia, dove parti della larga minoranza albanese (25% della popolazione) collaborano intensamente con gruppi dell’Albania. La situazione più preoccupante sarebbe stata osservata nella regione musulmana del Sangiaccato, divisa tra Montenegro, Bosnia e Serbia, dove le divisioni interne avrebbero particolarmente favorito la radicalizzazione di alcuni gruppi, in particolare dopo il trasferimento in Sangiaccato di vari leader wahabiti bosniaci.

In Croazia, dove vivono circa 60 mila musulmani, una settantina di persone sono state qualificate come “islamisti estremisti” da parte dei servizi segreti” e chiede quindi : “Questa situazione coinvolge tutti Paesi candidati ad aderire all’UE. Alla luce di quanto sopra, l’Alto Rappresentante non ritiene opportuno sospendere ogni tipo di negoziato di adesione con questi Paesi?”

Mario Borghezio

Deputato Lega Nord al P.E.

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