Rodano: l’albanese ucciso in casa per rapina era ricercato per omicidio

 

L’uccisione del rapinatore che ieri sera stava tentando di rapinare il gioielliere Rodolfo Corazzo nella propria abitazione a Lucino, frazione di Rodano nel Milanese e’ avvenuta “nell’ambito della legittima difesa”. E’ quanto si apprende da fonti della Procura di Milano. Se dovesse essere necessario, per effettuare gli accertamenti tecnici come l’autopsia, si potrebbe tutt’al piu’ ipotizzare un’iscrizione di del gioielliere nel registro degli indagati per ‘eccesso colposo di legittima difesa’.

A quanto si e’ appreso sono una decina i colpi di arma da fuoco esplosi nel conflitto tra Corazzo e i banditi. ll ladro ucciso e’ l’albanese 37enne Valentin Frokkaj, ricercato per l’omicidio di un connazionale avvenuto a luglio del 2007 a Brescia. Secondo quanto si apprende, l’albanese era stato arrestato il 14 agosto 2013 dai Carabinieri di Cassano d’Adda poiche’ era evaso il 2 febbraio 2013 dal carcere di Parma, insieme a un suo connazionale. Nella circostanza fu trovato con una pistola 7.65 Beretta con matricola abrasa. L’uomo e’ riuscito a evadere anche una seconda volta, nel maggio 2014 dalla casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo.

Ieri sera, dopo lo scontro a fuoco con Rodolfo Corazzo, i suoi due complici sono riusciti a fuggire, portando via una pistola “Smith & Wesson” dall’abitazione del gioielliere. La casa e’ stata sottoposta a sequestro ed e’ stato programmato un sopralluogo questa mattina. Nei pressi dell’abitazione e’ stata rinvenuta una Golf, risultata rubata a Dello (BS) il 9 ott 2015. Potrebbe essere l’auto utilizzata dalla banda per raggiungere il luogo del delitto ma non e’ certo. I fuggitivi sono scappati a piedi.

Rodolfo Corazzo e ‘stato sentito dal pm Grazia Colacicco fino alle 3 di questa mattina. Per il momento la Procura di Milano non ha ancora formalizzato l’apertura di una inchiesta. Stando al suo racconto, il gioielliere e’ rientrato a casa in scooter, ha aperto il cancello, dopo aver parcheggiato il motorino, ha varcato la porta e si e’ accorto di avere alle spalle delle persone. Nella villa c’erano la moglie e la figlia di 10 anni. Un bandito avrebbe puntato un’arma contro la bimba e ordinato a Corazzo di consegnargli l’oro in suo possesso. Il commerciante avrebbe ‘obbedito’ ma uno dei malviventi si sarebbe accorto della presenza di altri gioielli e avrebbe picchiato il commerciante accusandolo di avere voluto celare parte del ‘tesoro’. Allora, dopo aver sparato un colpo in aria, l’uomo avrebbe reagito dal momento che i banditi avrebbero impugnato le loro pistole. (AGI)

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