Il Governo tedesco difende il muftì palestinese: l’olocausto fu colpa nostra

Ieri il premier israeliano Netanyahu, nel suo intervento al Congresso sionista mondiale di Gerusalemme, ha dichiarato che fu il mufti di Gerusalemme dell’epoca, Haj Amin al-Husseini, a suggerire ad Adolf Hitler l’idea dello sterminio degli ebrei perché il dittatore nazista in realtà intendeva solamente espellerli.

“Hitler all’epoca non voleva sterminare gli ebrei, voleva espellerli. Ma Haj Amin al-Husseini andò da Hitler e disse, “se li espelli verranno tutti qui (in Palestina, ndr)”. Hitler chiese allora al mufti di Gerusalemme: «Cosa dovrei fare con loro?». La risposta fu: “Bruciateli”

Hitler

Quando uno pensa di averle sentite tutte, c’è sempre qualcosa che si aggiunge al peggio. La Germania si è subito lanciata per sollevare qualsiasi responsabilità nei confronti dell’allora mufti di Gerusalemme: “Non c’è nessun motivo per cambiare la storia”, ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, rispondendo a Berlino sulle affermazioni di Netanyahu sulla Shoah.

“Conosciamo bene l’origine dei fatti – ha aggiunto – ed è giusto che la responsabilità sia sulle spalle dei tedeschi”.

“Tutti i tedeschi conoscono la storia di quella criminosa smania della razza dei nazisti che ha portato alla rottura con la civiltà che è stato l’Olocausto”, ha detto il portavoce della cancelliera. “Questo è insegnato nelle scuole tedesche per una buona ragione, no bisogna mai dimenticarlo. E non vedo alcun motivo per cambiare la nostra visione della storia in alcun modo. Sappiamo che la responsabilità di questo crimine contro l’umanità è tedesca”

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Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato costretto a difendersi dalle accuse di aver voluto assolvere Hitler dalla sua responsabilità nella Shoah, dopo le dure reazioni alle sue dichiarazioni di ieri, quando al congresso sionista ha detto che fu il muftì di Gerusalemme a dare al fuehrer l’idea di sterminare gli ebrei.Netanyahu in particolare ha detto che le accuse di voler assolvere Hitler, distorcendo la storia, mossegli soprattutto dall’opposizione israeliana e dal presidente palestinese Abu Mazen sono “assurde”, anche se il premier israeliano continuato a sostenere che il leader musulmano, alto responsabile arabo durante il mandato britannico in Palestina, che simpatizzò con i nazisti, ebbe una influenza.

“Non avevo intenzione di assolvere Hitler dalla sua diabolica responsabilità dello sterminio degli ebrei d’Europa” ha detto mentre si imbarcava su un volo per la Germania dove deve incontrare la cancelliera Angela Merkel. “Hitler è stato responsabile della soluzione finale e dello sterminio dei sei milioni. Fu lui a prendere la decisione”, ha detto Netanyahu prima di aggiungere: “Ma è ugualmente assurdo ignorare il ruolo avuto dal mufti…che incoraggiò Hitler, Ribbentrop, Himmler e altri a sterminare gli ebrei europei”. (con fonte Afp)

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Il segretario generale dell’Olp, a lungo capo negoziatore, Saeb Erekat, ha dichiarato che “l premier israeliano odia i palestinesi a tal punto da essere disposto a perdonare Hitler per l’omicidio di 6 milioni di ebrei”. Zevaha Galon, del partito Meretz, si e’ scatenata: “NOn e’ un discorso di Jorg Haider, no e’ un passaggio della tesi di dottorato del presidente palestinese, Abu Mazen,”, che ha messo in dubbio la Shoah, “e’ il discorso del premier israeliano: da non crederci.

 

 

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