Legge di Stabilita’, fonti di governo: manovra tra 27 e 30 miliardi

Ultimi ritocchi a Palazzo Chigi sulla legge di stabilita’ che verra’ approvata domani in Consiglio dei Ministri. Da fonti del governo emergono le prime cifre e la filosofia di fondo del provvedimento che vale tra i 27 e i 30 miliardi. Una forchetta che dipende dall’accoglimento o meno della richiesta, avanzata a Bruxelles, di utilizzare uno 0,2% di spazio di patto in piu’ per la clausola migranti. La Stabilita’ sta dentro, dunque, il vincolo del 2,2 (che arriverebbe al 2,4 in caso di accoglimento della clausola migranti). Se queste cifre fossero confermate, l’Italia e’ tra i paesi europei che rispettano in pieno le regole.

renzi

La legge di stabilita’ prevede la cancellazione totale delle clausole di salvaguardia per il 2016 per 16,8 miliardi di euro. Tradotto: zero aumenti di Iva e accise nel 2016 per effetto delle clausole. Tra le voci di spending, oltre al previsto taglio alle partecipate alla legge sulla P.A. (da 8mila a mille), e’ prevista una ‘sforbiciata’ al numero dei super-dirigenti. Lo si apprende da foto di governo. Oltre a questo, e’ previsto un taglio del 10% ulteriore agli uffici di diretta collaborazione dei ministeri e l’applicazione dei costi standard come regola generale della pubblica amministrazione. Le diverse misure che compongono la Legge di Stabilita’ possono essere, dunque, raccolte in 4 diverse aree: la prima, riferiscono fonti di governo, tendono ad una “Italia forte”.

Tra le misure che vanno in questa direzione vengono citati l’eliminazione della tassa sulla prima casa, l’Imu agricola e la tassa sugli imbullonati; i super-ammortamenti per gli investimenti delle imprese al 140%; la riduzione delle tasse per le imprese; la liberta’ per i comuni di spendere l’avanzo di amministrazione e soldi in cassa per lavori conclusi. La seconda area di provvedimenti mira a una “Italia semplice”: tra le misure vengono citate l’innalzamento a 3000 euro della soglia del contante; contrasto all’evasione sul canone Rai, secondo il principio pagare meno pagare tutti; la lotta all’evasione con la fatturazione elettronica e gli strumenti telematici; le Partite Iva; le facilitazioni e le garanzie per il lavoro autonomo. La terza area riguarda l’Italia “giusta”, con misure di contrasto alla poverta’ infantile, per favorire il servizio civile, provvedimenti sul cosiddetto Dopo di noi – ossia tutele e garanzie per la disabilita’ – innalzamento della no tax area per i pensionati.

Infine l’area della “Italia orgogliosa, con le misure per il reclutamento di 500 docenti universitari in tutta Italia tramite criteri di merito; leva di archeologi e giovani diplomatici; Piano straordinario per la ricerca, con 1000 nuovi ricercatori. (AGI) .

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