Commisione UE: l’Eurozona preoccupa, è finita in un “circolo vizioso”

La ripresa è lenta, gli investimenti pochi, la crescita debole: l’Eurozona sembra finita in un “circolo vizioso” che è “fonte di grande preoccupazione”. Lo scrive la Commissione Ue nel rapporto trimestrale sulla zona euro.

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“La ripresa della zona euro è debole sia per i suoi standard storici che rispetto alle altre economie avanzate. Il rallentamento dell’ambiente esterno, in particolare in Cina, e l’aumentata volatilità sui mercati, potrebbe ulteriormente rallentare le prospettive economiche”, si legge. “Rispetto a prima della crisi – scrive Bruxelles – oggi l’Eurozona è in una miglior posizione per affrontare le conseguenze degli shock economici”. Ciononostante, la ripresa è debole anche rispetto a quelle altre economie avanzate “colpite da crisi bancarie sistemiche”. La debolezza “è sia strutturale che ciclica” e, sul fronte della domanda, sono gli investimenti la principale fonte di debolezza. Per la Commissione questo è “un circolo vizioso tra ‘deleveraging’, bassi investimenti e crescita lenta è fonte di grande preoccupazione”.

La crescita potenziale sembra essere stata influenzata dalla crisi più che in passato e più che nelle altre economie, spiega Bruxelles. La ‘chiusura’ dell’output gap è stata più lenta perché la crisi dei debiti del 2011 ha allontanato l’Eurozona dal ciclo economico globale. ansa

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